Cronaca
Insulti choc a Martina ed Erica: Dovete morire nei forni
Insulti choc a Martina ed Erica: Dovete morire nei forni. Le due ragazze si amano e non lo nascondono: pioggia di insulti sui social.
Insulti choc a Martina ed Erica: Dovete morire nei forni
“Andate a morire nei forni” – “Putt… lesbiche” questi e tanti, tanti altri sono gli insulti che quotidianamente ricevono sulla loro pagina Instagram le giovani aronesi Martina Tammaro e Erika Mattina, come riporta Prima Novara. Per quale motivo? Semplicemente perché si amano e non lo nascondono.
Gli haters all’attacco
Pochi giorni fa le due hanno fatto una diretta sulla loro seguitissima pagina “Leperledegliomofobi”. A un certo punto però sono state assalite dagli haters come già era successo in passato. Il loro racconto:
“Succede che facciamo una diretta, una delle tante, ma la facciamo dopo un periodo terribile dove, tra Covid e ricoveri in ospedale, avevamo solo voglia di svagarci. Succede poi quello che ormai, forse, sarete anche stanchi di sentirvi raccontare: diverse persone entrano in diretta ed iniziano ad esternare tutto il loro odio nei nostri confronti. Letteralmente tutti i profili ci augurano di bruciare, poi c’è chi ci chiama puttane, chi malate, chi stronze. E, ovviamente, il termine “lesbiche” viene utilizzato come dispregiativo nei nostri confronti, anche se il termine in sé non ha alcun brutto significato”.
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“La nostra forza è la famiglia”
E ancora:
“Ecco, sarebbe superfluo dire che ci siamo davvero rotte le scatole di dover aver a che fare ogni santa volta con gente idiota del genere, ma non riusciamo proprio a smettere di lamentarci e di mostrarvi lo schifo che noi e tantissime altre persone devono subire ogni volta. Il nostro pensiero va sempre alle persone che, magari, non hanno la nostra stessa forza, non hanno delle famiglie pronte ad aiutarle, non hanno amici o parenti pronti ad ascoltarli, e si ritrovano da soli a dover far fronte ad insulti/minacce/auguri di morte del genere. Come reagirebbero? Noi siamo fortunate, anzi, fortunatissime. In primis perché siamo in due. E poi perché abbiamo amici e famiglia dalla nostra parte”.
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John
2 Maggio 2021 at 8:05
La cattiveria e l’ignoranza tipica dei leoni da tastiera cattobigotti. E’ l’ignoranza insita negli insegnamenti delle religioni che porta a queste dimostrazioni di odio nei confronti di chi si ama “contro natura”. E notiamo che sono “regole” che vengono inculcate nelle menti da uomini e donne che per primi vivono “contro natura”. Quando l’Umanità si toglierà di dosso il pericoloso e scomodo fardello delle religioni, allora potrà definirsi evoluta. Fino ad allora continueremo ad assistere a queste dimostrazioni gretto odio ignorante.
Clara
2 Maggio 2021 at 8:58
L’ Amore è Amore per chiunque lo provi. Chi insulta è profondamente ignorante e non si è accorto che il mondo è evoluto e non solo la tecnologia! Se si è capaci di utilizzare l’ultimo cellulare che è in commercio,anche se pochi anni fa’ sembrava una cosa impossibile,si dovrebbe provare a guardare le relazioni tra persone a prescindere dal loro sesso. Abbiamo bisogno di una Evoluzione Culturale! Spargete la voce!!
Roberto x
4 Maggio 2021 at 20:57
Mi pare che nessuno condanni le relazioni tra soggetti del medesimo sesso, anzi! Se passasse il DDL Zan nella sua interezza (cosa che ritengo difficile), saranno vietate le parole “mamma e papà ” e si dovrà dire solo “genitore 1 e genitore 2”, pena la galera. Più liberi di così…?
CLARA
6 Maggio 2021 at 8:03
Sig Roberto x,se nessuno condanna,qual’è il senso dell’articolo che lei commenta? Se pensa che la libertà sia vietare le parole “mamma e papà”,lei non è dentro un percorso di crescita sociale e culturale ma guarda la realtà dentro un vicolo cieco.
John
6 Maggio 2021 at 14:57
La libertà è quella di smetterla di essere schiavi delle regole che la religione impone alla politica, che il perbenismo impone alla politica, che gli “antichi” falsi ben pensanti vorrebbero imporre a tutta la società. Ovunque si commette un crimine, anche solo ideologico nella maggior parte dei casi c’è di fondo un movente religioso o un movente dettato dai preconcetti di una religione, con la politica fatta da persone che badano più a non offendere una religione e i suoi adepti e zeloti e rappresentanti, piuttosto che curare il bene dell’Essere Umano. E non è certo con fesserie ridicole come “genitore 1 e genitore 2” che si risolvono le cose.
Roberto X
6 Maggio 2021 at 19:27
Intendevo semplicemente dire che chi si esprime con toni così violenti verso coppie gay, non solo non può dirsi cattolico, ma nemmeno cristiano. La Chiesa, contrariamente come pensa *quello sopra*, non chiude le porte a nessuno, neppure ai gay: chiunque può aderire alla morale cristiana. Addirittura, si era pensata una pastorale per le coppie gay, ed alti presbiteri si sono espressi favorevolmente per i diritti civili delle coppie omosessuali.