Cronaca
Le penne nere di Borgosesia piangono Franco Facciotti
Alpino nel gruppo di Aranco, aveva trascorso la vita lavorativa alla Manifattura Lane
Gli alpini di Borgosesia piangono Franco Facciotti. Dopo una breve malattia, si è spento nelle prime ore della vigilia di Natale all’hospice di Gattinara. Aveva 85 anni. Parte integrante degli alpini, per più di cinquant’anni è stato nel gruppo di Aranco. Ma non solo: è stato attivo collaboratore delle associazioni di pesca di Borgosesia. Il funerale è stato celebrato martedì.
Nato il 16 gennaio del 1931 a Borgosesia, dalla città non si era mai spostato. Ha sempre vissuto nella casa di famiglia in frazione Guardella, anche dopo essersi sposato con Aurelia Ferro. Dal matrimonio è nato il figlio Gianni, anche lui residente alla Guardella: «Papà era un uomo d’oro – lo ricorda -: oltre a essere una figura per me molto importante, è stato anche un grande lavoratore e ha sempre fatto di tutto affinchè non ci mancasse nulla. Da giovane ha iniziato a lavorare alla Manifattura Lane di Borgosesia e lì è rimasto fino alla pensione».
Facciotti ha dedicato la vita alla famiglia e al lavoro, mantenendo un forte legame con gli alpini: «Franco c’era già quando sono entrato nel gruppo di Aranco – ricorda Gianni Mora -. Con gli alpini aveva un profondo affetto, nato ai tempi del servizio militare che lo aveva portato ad Aosta appunto come alpino. E’ sempre stata una persona molto fidata, sulla quale poter sempre contare». Una delle passioni era la pesca: «Ancora sino allo scorso anno andava a pescare – conferma il figlio -: trascorreva i suoi momenti liberi lungo il Sesia, il Sessera e i torrenti dell’alta valle. E’ stato anche presidente di alcuni gruppi locali di pesca».
Il funerale è stato celebrato martedì pomeriggio nella chiesa della Guardella; la salma è stata tumulata al cimitero di Guardabosone. Oltre alla moglie Aurelia e al figlio Gianni, ha lasciato il fratello Bruno.
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