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Cronaca

Monsignor Francesco Ravinale scomunica il falso sacerdote astigiano

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Il vescovo di Asti aveva iniziato il suo cammino di fede a Trivero

Il vescovo di Asti scomunica padre Gabriele, un finto vescovo. Il documento è firmato da monsignor Francesco Ravinale, conosciuto nel Biellese per essere stato anche vice parroco a Trivero agli inizi del suo cammino di fede.
Nel documento della Curia astigiana si legge: «Si rende noto che il Signor Domenico Fiume (alias padre o monsignor Gabriele) si è reso responsabile del delitto di scisma previsto dalla disciplina ecclesiastica ed è pertanto incorso nella pena della scomunica latae sententiae. E’ stato acclarato che il Signor Fiume si spaccia come prete diocesano o come vescovo della Chiesa cattolica senza essere mai stato validamente ordinato. Inoltre, gestisce presso la sua residenza in Ferrere un’attività denominata “Santuario di Maria Rosa Mistica Madre della Chiesa/Monastero di San Bartolomeo Apostolo”, simulando la celebrazione di atti di culto riservati ai Ministri della Chiesa cattolica. Il Signor Fiume è stato formalmente avvertito che per il solo fatto di aver posto in essere tali atti era incorso nella censura latae sententiae, con un paterno invito a desistere dal comportamento scismatico. La Chiesa di Asti è giunta dolorosamente alla decisione di dare pubblicità alla “Dichiarazione” al termine di un lungo percorso, sentita la Congregazione per la Dottrina della Fede e la Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana, dopo aver constatato l’assenza da parte del Signor Fiume di qualsivoglia segno di ravvedimento, per doverosa tutela di quanti – in buona fede – si recano presso il presunto Santuario con la convinzione di prendere parte ad azioni liturgiche legittimamente officiate da un ministro di culto cattolico».

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