Cronaca
Omicidio Matilda, Cangialosi non è da condannare
Omicidio Matilda, la richiesta della Procura generale di Torino in Corte d’Assise d’Appello è di non condannare Antonio Cangialosi. Rischia così di rimanere senza colpevole la morte della bimba di 22 mesi.
Omicidio Matilda, la richiesta della procura: niente condanna
Stamattina nuova udienza in Corte d’Assise d’Appello sulla morte della piccola Matilda Borin. La Procura generale ha chiesto di non condannare Antonio Cangialosi, l’ex compagno della madre finito sotto processo. Ora la Corte dovrà valutare se accogliere la richiesta. Cangialosi era finito sotto processo dopo il ricorso presentato dal pubblico ministero di Vercelli. Non sarebbero però emerse nuove prove nel corso di questi mesi sulla morte della piccola, colpita con un calcio in una villetta di Roasio 13 anni fa. In quel momento, come è noto, con la piccola c’erano solo la madre Elena Romani e il suo compagno (ma non padre della bimba) Antonio Cangialosi. Lei è già stata assolta in tutti i gradi di giudizio, lui è un passo dal proscioglimento. Quindi è molto probabile che non sappia mai chi sferrò quel calcio.
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