Cronaca
Pray ha dato l’addio a Eraldo Togna, morto nel bosco mentre cercava castagne
In un normale pomeriggio d’autunno, poi trasformatosi in tragedia
«Grazie a tutti coloro che hanno partecipato al soccorso». La famiglia di Eraldo Togna, il pensionato di 88 anni trovato morto nel bosco vicino a casa rivolge un pensiero a vigili del fuoco, carabinieri e personale del Soccorso alpino che nella serata di giovedì scorso sono stati impegnati nelle ricerche. Intanto lunedì pomeriggio nella chiesa di Pianceri Alto è stato celebrato il funerale dell’anziano. E’ stato un normale pomeriggio di autunno che si è trasformato in tragedia. Una caduta in un dirupo, forse provocata da un malore, è stata la causa della morte di Eraldo Togna, prayese trovato cadavere nella serata di giovedì nei boschi di Pianceri Alto. Si era avventurato con la moglie Zita a cercare castagne: i due si erano divisi, poi lui non si era più visto. Era stato trovato solo ore dopo senza vita. La coppia ha sempre vissuto a Pray, nella casa di famiglia di lui. Eraldo Togna e la moglie Zita conducevano una vita tranquilla, godendosi gli anni della pensione.
Era il primo pomeriggio di giovedì, verso le 13,30, quando Eraldo Togna si era avventurato nel bosco insieme alla moglie. Erano zone che l’88enne conosceva come le proprie tasche, terreni poco distanti dalla sua abitazione di frazione Pianceri Alto. A un certo punto i due coniugi si sono persi di vista, e la donna è tornata a casa, nella convinzione di ritrovarlo già lì. Eraldo invece non c’era. L’ultima volta che la donna l’aveva visto erano le 15.30 circa. Allarmata, ha chiesto aiuto e così intorno alle 18 la macchina dei soccorsi si è messa in moto.
Appena ricevuta la richiesta di soccorso dalla centrale operativa una squadra del Soccorso alpino, composta anche da una unità cinofila, si è subito messa alla ricerca del malcapitato, insieme alla squadra dei vigili del fuoco giunta sul posto. A breve, con l’aiuto del cane del Cnsas, l’uomo è stato ritrovato purtroppo senza vita lungo un canale nel quale era precipitato. Al medico del Soccorso alpino, sopraggiunto nel frattempo, non è rimasto altro che constatarne il decesso, mentre i soccorritori hanno provveduto al recupero della salma e alla consegna ai carabinieri di Coggiola presenti sul posto per gli accertamenti.
Come detto, solo verso le 20 l’uomo è stato rintracciato. Giaceva ormai privo di vita in un fossato nel quale era finito a causa di una scivolata. Non è da escludere che potesse anche aver avuto un malore. Il magistrato ha deciso di consegnare poi il corpo alla famiglia.
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