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Cronaca

Presi i rapinatori della Meeting Art di Vercelli

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Hanno un nome e un volto gli autori della rapina, compiuta nel  pomeriggio del 19 gennaio, alla galleria d’arte di Vercelli.

Hanno un nome e un volto gli autori della rapina, compiuta nel  pomeriggio del 19 gennaio, alla galleria «Meeting Art» di Vercelli.

La Polizia di Stato di Vercelli ha assicurato alla giustizia i quattro malviventi, due dei quali erano entrati nella casa d’aste armati di pistola e, dopo aver intimato ai dipendenti di non muoversi, avevano sottratto oggetti preziosi per un valore di circa 30mila euro. I rapinatori si erano poi allontanati separatamente: quello con la refurtiva a bordo di un’autovettura – poi risultata rubata a Torino – mentre il secondo, malmenato e spintonato lungo le scale dai dipendenti, a piedi lungo le vie limitrofe. 

L’attività investigativa svolta dalla Squadra Mobile ha consentito di identificare e assicurare alla giustizia tutti i soggetti ritenuti responsabili della rapina. Il basista, A.R. 61 anni di Vercelli, ha effettuato il sopralluogo un’ora prima della rapina ed è stato raggiunto dalla misura dell’obbligo di dimora e di presentazione alla pg. Gli altri tre sono torinesi:  P.A., classe ‘43, il rapinatore, armato di pistola, che ha  intimato ai dipendenti di non muoversi, ora agli arresti domiciliari; D.M., classe ‘61, il rapinatore che si è impossessato della refurtiva ed è fuggito a bordo dell’autovettura, è ora in carcere;  M.C., classe 63, residente a Torino, il palo, donna, che ha garantito la fuga del convivente D.M., raggiunta da obbligo di dimora.

Tutti soggetti pregiudicati e condannati per reati contro il patrimonio, anche per fatti analoghi. Per D.M., tra l’altro, la Polizia aveva già proceduto nella serata del 5 marzo, data in cui è  avvenuta la perquisizione che ha consentito recuperare e sequestrate due maschere di gomma usate dai malviventi per camuffarsi, un taglierino e l’auto rubata utilizzata per commettere la rapina.  

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