Cronaca
Prestiti usurai a bar e pizzerie, in quattro a giudizio
Quattro rinivii a giudizione per una organizzazione che approfittava della debolezza di locali pubblici in difficoltà con il fisco
C’è anche un 58enne di Briona tra le quattro persone che il tribunale di Novara ha rinviato a giudizio a vario titolo per una lunghissima serie di accuse: tentata concussione, corruzione, rivelazione e utilizzazione dei segreti d’ufficio, usura, e esercizio arbitrario dell’attività di intermediazione finanziaria. Secondo il magistrato che li ha mandati a processo, si tratta di un’organizzazione costruita per sfruttare locali pubblici in difficoltà finanziarie per rifilare loro le slot machine del gruppo o prestare al titolare soldi a tassi di usura. I locali “vittime” erano collocati per lo più nel Novarese.
Tutto partiva da un complice che lavorava all’Agenzia delle Entrate, che aveva in tempo reale la situazione di difficoltà economica dell’esercente. A quel punto poteva scattare la morsa: il funzionario intimoriva le vittime con lo spauracchio di pesanti sanzioni per l’omosso versamento delle tasse, ma veniva proposta una soluzione: installare le slot machine di quella determinata agenzia (veniva spazziata per la Lottomatica, ma in realtà era quella dei complici) spiegando quali erano i vantaggi. Intanto partiva anche un prestito a tassi di usura: i carabinieri hanno scoperto prestiti usurai nei confronti d’una decina di altre persone per importi compresi fra i 2.500 e i 13 mila euro.
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