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Cronaca

Rapinano un’anziana a Lodi, coppia di iraniani fermata a Vercelli

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Gli agenti hanno denunciato una coppia, erano in viaggio con una bambina

L’altro giorno la Polizia di Stato di Vercelli, insospettita da un’autovettura Hyundai Coupè di colore grigio chiaro con targa inglese, l’ha fermata per un controllo. Gli occupanti sono risultati una coppia di iraniani, con figlia di tre anni al seguito, regolari sul suolo nazionale poiché richiedenti asilo. La coppia, domiciliata a Roma, tuttavia, all’atto della richiesta dei documenti da parte degli agenti si è dimostrata visibilmente agitata; in particolar modo l’uomo (classe 1985) era in preda ad un forte tremolio. Alla richiesta di giustificare la loro presenza sul territorio di Vercelli non hanno saputo dare risposta.

Controllata immediatamente la targa del veicolo, si è appreso che il mezzo era ricercato in quanto gli occupanti, con molta probabilità, si erano resi responsabili, durante la mattinata, di una rapina commessa nella città di Lodi in danno di una persona anziana che, per le violente modalità di perpetrazione del fatto, ha riportato ricovero in ospedale e 30 giorni di prognosi per ferite multiple: con una scusa hanno fatto, infatti, avvicinare alla loro autovettura un uomo anziano per poi strappargli l’orologio d’oro che aveva al polso, trascinandolo quindi per diversi metri, per poi guadagnare la fuga.

Presi contatti con la squadra mobile della Questura di Lodi ed ottenuta la descrizione del fatto, delle modalità di esecuzione e dei particolari relativi agli autori ed alle cose, anche come riferiti dalla vittima, è subito apparso altamente probabile che si era dinanzi ai responsabili. 

Gli operatori della squadra Volante hanno, pertanto, accompagnato i soggetti presso gli Uffici della Questura, ove venivano sottoposti a rilievi dattiloscopici e fotografici ad opera del personale della Polizia Scientifica, nonché sottoposti a perquisizione personale e veicolare. Proprio all’interno dell’auto, celati, sono stati rinvenuti diversi orologi di lusso, possibile provento di reati, denaro e banconote di diverse nazionalità, tra cui dollari americani, moneta iraniana, turca ed irachena, oltre a più dieci mila lire del vecchio conio. Tra il materiale rinvenuto, anche una cartina stradale internazionale e un navigatore satellitare che, analizzato dal personale procedente, includeva nelle ultime destinazioni anche la città di Lodi.

Da contatti con la Squadra Mobile di Lodi, ed accertamenti su varie telecamere, si è appreso che l’autovettura in questione era uscita dalla predetta città in tarda mattinata. In sede di denuncia la vittima ha riconosciuto senza ombra di dubbio, grazie ad album fotografici appositamente approntati, i coniugi come gli autori della rapina a suo danno, fornendo una descrizione dettagliata degli stessi. Nel racconto della vittima, inoltre, sono emersi altri dettagli che hanno consolidato gli indizi, quali la descrizione dell’orologio rapinatogli e quella di altri oggetti recuperati (banconote, cartina, ecc.).

L’uomo è stato, pertanto, sottoposto a fermo, con applicazione della custodia cautelare in carcere al Billiemme. La donna (classe 98) con la bambina, invece, è stata indagata a piede libero.

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