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Cronaca

Rassa ricorda il vice sindaco: persona schiva che amava il suo paese

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Rassa ricorda il vice sindaco: persona schiva che amava il suo paese. Si è celebrato nei giorni scori il funerale ad Ezio Ferraris, 50 anni, vice sindaco di Rassa, vittima di un drammatico incidente sulla provinciale 82 della Val Sorba.

Rassa ricorda il vice sindaco: persona schiva che amava il suo paese

Alessandro Barbaglia, sindaco di Rassa, è ancora scosso: «Appena ho appreso la notizia non ci volevo credere. Ezio Ferraris era una persona silenziosa, abbastanza riservata. Lui abitava tutto l’anno a Rassa e si è sempre interessato delle problematiche di tutti i giorni del paese, era un vice sindaco presente e attivo». Ancora alle ultime elezioni aveva avuto un ruolo importante: «Era stato lui a fare un po’ da collante per portare avanti l’amministrazione. Si vedeva che ci teneva al paese». Era stato un artigiano edile. «L’anno scorso aveva superato anche una brutta malattia che lo aveva debilitato – riprende -. Ci mancherà di certo… Non si tirava indietro nemmeno nelle feste, attivo per esempio nell’organizzazione di quella all’alpe Sorba».

Tanti ricordi

Ezio Ferraris era nato a Varallo il 16 novembre 1970, attualmente era vice sindaco di Rassa, era stato eletto nel maggio 2019. Abitava in centro a Rassa, aveva sei fratelli. La sua è una delle famiglie più conosciute in valle, il papà Albino aveva gestito fino a pochi anni fa l’unico negozio di alimentari del paese “La Spunsiga”. Lascia un figlio ancora adolescente.

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Anche la comunità ha voluto ricordarlo con un post sulla pagina Facebook “Rassa Valsesia”: «Purtroppo martedì 20 luglio una tragedia ha colpito la nostra comunità. A causa di un incedente lungo la strada che porta alla Cottura ha perso la vita Ezio, nostro vice sindaco, perno silenzioso e riservato della nostra amministrazione. Ogni lutto è difficile da elaborare, ma noi abbiamo perso un amico, un ottimo impresario, un figlio, un fratello ed un papà. Ciao Ezio ti vogliamo bene, salutaci la tua mamma che ti accoglierà a braccia aperte! Siamo vicini ad Andrea, Albino, Sergio, Marco, Piero Marisa e Paola. Una preghiera».

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