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Cronaca

Cercava di importare ricambi per orologi di lusso: ghemmese beccato al confine

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duecentomila euro

Cercava di importare ricambi per orologi di lusso: ghemmese beccato al confine. Pezzi per un valore di circa 10mila euro sono stati trovati e sequestrati nell’auto di un 70enne di ritorno dalla Svizzera.

Cercava di importare ricambi per orologi di lusso

Quarantacinque pezzi di ricambio di orologi di lusso, per un valore complessivo di circa 10mila euro, non dichiarati in frontiera. Sono emersi durante un controllo effettuato dalle fiamme gialle del Comando Provinciale di Verbania, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nei confronti di un settantenne biellese residente a Ghemme.

Il controllo

La pattuglia dei finanzieri della Squadra Stanziale di Piaggio Valmara hanno sottoposto a controllo una vettura di piccola cilindrata, in entrata stato proveniente da Locarno. L’uomo a bordo, alla consueta domanda di valuta e merci da dichiarare, rispondeva negativamente, manifestando, tuttavia, un evidente stato di apprensione.

La perquisizione dell’auto

I finanzieri, di fronte al nervosismo dell’uomo, hanno deciso di procedere a un’ispezione doganale. Dopo aver sottoposto ad ispezione gli effetti personali dell’uomo, il controllo proseguiva sulla piccola Toyota.

Il nervosismo dell’uomo appariva più evidente alla richiesta dei militari di aprire il cofano posteriore dove venivano rinvenuti, in una busta di plastica occultata tra altri oggetti trasportati non consoni per un viaggio turistico, 45 pezzi di ricambio di orologi di lusso.

L’esame specifico dei pezzi di ricambio ha fatto emergere che si trattava di lancette in oro, ghiere di varie colorazioni, datari e quadranti fra cui un rarissimo quadrante, prodotto fino agli inizi degli ’90, in trizio, un materiale lievemente radioattivo e luminescente».

Il sequestro

I finanzieri hanno quindi proceduto al sequestro amministrativo per la sottrazione delle merci al pagamento dei diritti di confine. È prevista la confisca dei pezzi di ricambio dal valore di circa 10mila euro, da stimare con precisione data la assoluta rarità di alcuni pezzi.

All’uomo verrà comminata una sanzione amministrativa dal doppio a dieci volte i diritti di confine.

Il traffico transfrontaliero

«Questo sequestro conferma e rinnova l’impegno e lo sforzo profuso dalle Fiamme Gialle – osservano i finanzieri – intente, oramai da tempo, a contrastare il dannoso fenomeno del traffico transfrontaliero di valuta e di merci da e verso la Confederazione Elvetica, operando i controlli presso il valico di Piaggio Valmara in sinergia con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, a tutela del regolare funzionamento dell’economia legale e riportando alla luce le ricchezze sconosciute al fisco».

Immagine di repertorio

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