Cronaca
Scende dallauto e muore dinfarto
Ghemme in lutto per Pietro Franco, gestiva un concessionario d’auto sulla circonvallazione del paese
Tra qualche giorno avrebbe dovuto raggiungere il figlio e gli altri parenti in vacanza. E invece Pietro Franco, 58 anni, di Ghemme, è stato stroncato da una crisi cardiaca mentre stava andando a far visita alla suocera, insieme alla moglie Celeste. Il malore fatale lo ha colto nel tardo pomeriggio di sabato, a Borgosesia. I tentativi di rianimazione si sono protratti per diverse decine di minuti, purtroppo senza esito: il decesso è sopraggiunto dopo il trasporto all’ospedale cittadino.
Poco dopo le 19, l’uomo aveva raggiunto Borgosesia dove abita la mamma della moglie. Si trovava in via Vittorio Veneto, all’altezza della galleria per il parcheggio di piazza Don Ravelli, quando ha accusato i sintomi del malore e si è accasciato a terra, appena sceso dall’autovettura. A prestargli soccorso sono stati alcuni passanti, ed è partita la richiesta di intervento al 118. All’arrivo dell’ambulanza medicalizzata (sembra sia dovuto intervenire il mezzo di base a Varallo), l’equipe medica ha provato a rianimare l’uomo direttamente sul posto; gli sforzi si sono prolungati per oltre mezz’ora, tuttavia la situazione è apparsa compromessa. Nemmeno con il trasferimento all’ospedale si è potuto salvargli la vita. Sul posto è giunta anche una pattuglia di carabinieri.
La notizia della morte di Franco è arrivata nel giro di poco tempo a Ghemme, dove l’uomo abitava insieme alla famiglia e dove era titolare di un concessionario d’auto sulla circonvallazione del paese. Oltre alla moglie Celeste lascia il figlio Pasquale e il fratello Francesco, anch’egli molto conosciuto nella città del vino in cui organizza eventi. Entrambi aspettavano Pietro nella casa di famiglia a Paestum, in provincia di Salerno, dove avrebbe dovuto trascorrere qualche giorno di riposo.
Il figlio era arrivato da poco in Campania quando è stato raggiunto dalla tragica notizia e ha fatto immediatamente rientro a Ghemme insieme allo zio. La vittima alcuni anni fa aveva subito un intervento al cuore, da cui però si era ripreso nel migliore dei modi. «Aveva smesso di fumare e stava bene – ricorda il fratello Francesco – , purtroppo per tutti noi è un brutto colpo. E proprio vero che certe disgrazie colpiscono i migliori».
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