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Cronaca

Scialpinista finisce in un crepaccio: quattro ore per salvarlo

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Scialpinista finisce in un crepaccio: quattro ore per salvarlo. Il racconto dei soccorritori: solo la testa dell’uomo era visibile.

Scialpinista finisce in un crepaccio: quattro ore per salvarlo

Missione di soccorso complessa l’altro giorno per i soccorritori sul Monte Bianco. L’allarme scatta dopo la caduta in un crepaccio di uno scialpinista, sul ghiacciaio della Jonction, sotto il rifugio dei Grands Mulets (3.051 metri).

Come riporta Aosta Sera, siamo sul versante francese del “Tetto d’Europa”, la zona è ricca in voragini nel ghiaccio e – come raccontato dai Gendarmi sul profilo Facebook dell’unità – “se la stagione invernale del Monte Bianco inizia tradizionalmente in questo periodo, attualmente le condizioni non sono ancora propizie”.

Si localizza l’infortunato: i rischi per i soccorritori

La vittima dell’incidente viene localizzata, è in fondo al crepaccio in cui è sprofondata, coperta da blocchi di ghiaccio e roccia. Solo la testa è visibile: risulta cosciente e risponde alle sollecitazioni. Oltre all’accumulo di materiale su di lui, un altro rischio non indifferente è nel fatto che sopra al punto della caduta si staglia una parete alta una trentina di metri, che ha nei continui rumori di materiale in distacco da essa il sintomo lampante del rischio di un crollo.
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“Scendere nel crepaccio – scrivono i gendarmi – significa chiaramente esporsi a un grave pericolo. Un caso di coscienza si pone all’equipaggio: occorre andarci?” La decisione – prosegue il resoconto social – è collettiva: procedere al soccorso, riducendo al massimo il numero di gendarmi che entreranno nel cuore del ghiacciaio. Il Pghm utilizza praticamente tutte le attrezzature a disposizione: materassini di sollevamento, motosega, estrattore, paranchi, perforatori e un argano. La difficoltà è nel rimuovere i blocchi che lo coprono senza schiacciare lo sciatore.

Il successo dell’operazione

L’operazione ha termine attorno alle 18.40, quindi dopo quattro ore. Resta da riportare in superficie la vittima dell’incidente. Interviene in supporto agli uomini sulla montagna l’elicottero, che alle 19.30 vola verso il nosocomio di Annecy

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