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Cronaca

Si risveglia dopo quasi due mesi di coma

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Bellissima notizia per il commerciante di Trivero Marco Boggio, ma il percorso di recupero sarà molto lungo

Sono passati quasi due mesi dall’incidente avvenuto sulla Cossato-Valle Mosso e adesso Marco Boggio è fuori pericolo. Il commerciante di Trivero ce l’ha fatta a superare il momento più delicato e anche la sua famiglia inizia a sperare. L’uomo è rimasto a lungo ricoverato in rianimazione dopo un incidente stradale. «Finalmente inizia a migliorare – spiega la moglie Felicita Giacalone -, è stato trasferito nel reparto di Medicina riabilitativa. Il percorso di recupero, però, sarà lungo, si parla di parecchi mesi».

Il cinquantenne è ormai ricoverato da un mese e mezzo per le conseguenze dell’incidente stradale avvenuto sulla Cossato-Vallemosso, all’altezza di Quaregna, lo scorso 25 giugno, quando la sua Mazda 6 si scontrò con altre due vetture, una Bmw e una Ford, all’altezza dello svincolo per la frazione Parlamento. Oltre a lui rimasero ferite altre quattro persone, tra le quali anche il figlio. In un primo momento, nonostante il violento impatto, Marco Boggio non sembrava essere grave, ma nelle ore successive fu colpito da un’ischemia e le sue condizioni precipitarono. Soltanto a distanza di settimane e di diverse operazioni è stato possibile risvegliarlo dal coma farmacologico indotto. 

La buona notizia, infatti, è che il cinquantenne non sembra aver subito danni dal punto di vista delle capacità cognitive, altrettanto purtroppo non può dire sul piano fisico, il percorso di recupero sarà decisamente lungo. Braccio e gamba sinistra sono bloccati e i medici non si sbilanciano nel dire se e quando l’uomo potrà recuperare l’uso degli arti. Ma Boggio ha avuto una grande forza ed è riuscito a uscire dalla prima situazione critica. Si parla di mesi prima di tornare in forma, ma per lui il prossimo 22 settembre c’è un importante appuntamento. Per quella data è fissata la presentazione del suo primo romanzo. 

«Marco è forte e combattivo – assicura Felicita Giacalone – e ha una moglie che gli “rompe l’anima” giorno e notte e non gli permette si lasciarsi andare allo sconforto. Vogliamo riportarlo a casa il prima possibile, il suo sogno è di riuscire a farcela entro la data di presentazione del libro».

Ai problemi di salute, si aggiungono ora quelli economici, dato che sia lui che la moglie sono liberi professionisti e non hanno coperture assicurative che li tuteli in qualche modo.  Tradotto: se non lavori, non guadagni. Per questa ragione la compagna, impegnata ad assisterlo giorno e notte e costretta a lavorare poche ore al giorno, ha aperto un gruppo su Facebook, “Per Marco Boggio e la sua famiglia”, nel quale chi volesse dare una mano alla coppia e ai tre figli può trovare tutte le indicazioni necessarie. Insomma l’emergenza non è finita, ma intanto il padre di famiglia ha riaperto gli occhi e non ha mai smesso di lottare e stare attaccato alla vita. La strada è ancora lunga, ma finalmente torna un po’ di serenità almeno per quanto riguarda la salute dell’uomo.

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