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Cronaca

Spaccio in bassa Valsesia: il pusher poteva guadagnare 15mila euro al giorno

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Spaccio in bassa Valsesia: ancora droga nei boschi tra le province di Novara e Vercelli.

Spaccio in bassa Valsesia

Torna a circolare la droga nei boschi della bassa Valsesia. E’ un fiorente mercato degli stupefacenti, che serviva ben quattro province, quello smantellato nei giorni scorsi dalla polizia al termine dell’operazione “Casa Verde”.

L’indagine

La polizia di Stato, al termine una prolungata e articolata indagine coordinata dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Vercelli, ha sgominato una banda composta da sei uomini dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. Oltre a loro, arrestate altre due persone, tra le quali un 43enne biellese, sorpreso in flagranza di reato dopo aver acquistato un notevole quantitativo, probabilmente allo scopo di rivenderlo.

Le zone

Il fiorente mercato vedeva il suo centro nelle zone boschive dei comuni al confine tra le province di Vercelli e di Novara, nei pressi del fiume Sesia, principalmente nel territorio di Lenta e Ghislarengo. Aree limitrofe a quelle già interessate dall’operazione “Aquila Nera”. Il “mercato” era gestito da un sodalizio composto da soggetti italiani e marocchini.

L’osservazione

Gli uomini della squadra mobile – sezione “Antidroga” – hanno quindi iniziato una serie di servizi di osservazione nelle piazze di spaccio segnalate, con l’obiettivo di verificare la bontà delle notizie acquisite e identificare gli spacciatori. Inizialmente sono stati identificati tre dei membri del sodalizio criminale e, in particolare, due cittadini marocchini già noti ai poliziotti poiché arrestati nell’ambito dell’operazione “Aquila Nera”, nonché un terzo soggetto italiano.

Gli acquirenti

Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria, sono state fermate circa trenta persone, acquirenti della droga, provenienti dalle province di Vercelli, Novara, Biella e Verbania. Sono stati proprio i clienti a fornire ulteriori elementi utili per il prosieguo dell’indagine, clienti ai quali sono state sequestrate numerose dosi di stupefacenti poco prima acquistate. Un mercato ben organizzato, con spacciatori che guadagnavano anche 15mila euro al giorno.

Immagine di repertorio

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