Cronaca
Spaccio tra Ghislarengo e Rovasenda: intera banda sgominata dalla polizia
Spaccio tra Ghislarengo e Rovasenda: banda sgominata dalla polizia. Gli agenti si sono finti addetti alle consegna delle pizze per arrestare gli spacciatori più pericolosi.
Spaccio tra Ghislarengo e Rovasenda: banda sgominata dalla polizia
Gli spacciatori arrivano da fuori zona per smerciare il loro richiestissimo prodotto nei boschi tra Ghislarengo e Rovasenda, lungo il Sesia. Qualcuno li vede, allerta la polizia, partono indagini e appostamenti. E arriva la retata: nove persone denunciate di cui sei in carcere.
Indagini partite nell’agosto 2021
L’attività investigativa è iniziata nel mese di agosto 2021 da una serie di servizi di osservazione ed ha permesso di far luce su di una florida attività di spaccio portata avanti da persone di origine nordafricana.
L’indagine è proseguita con accertamenti tecnici, servizi di pedinamento e riscontri sugli acquirenti finali che accorrevano numerosi, anche dalle province limitrofe. E ha permesso di consolidare un robusto impianto accusatorio a carico degli imputati, nei confronti dei quali sono scattate le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip su richiesta della procura della Repubblica di Vercelli.
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I capi sono magrebini
I principali membri del sodalizio criminale dedito al traffico di droga sono risultati essere magrebini senza fissa dimora, gravitanti per lo più nell’hinterland milanese, circostanza che ha reso particolarmente ostica la loro successiva cattura.
Arrestati da poliziotti travestiti da consegna pizza
Di particolare rilevanza è stato l’arresto di due esponenti di spicco del gruppo criminale, avvenuta all’interno di un alloggio di copertura. In questa azione, gli agenti sono penetrati nello stabile da loro occupato sostituendosi agli addetti alla consegna delle pizze a domicilio.
Otto su nove spacciatori finiti in carcere, 70 clienti segnalati
Nonostante le difficoltà, il paziente operato degli agenti della squadra mobile ha permesso di rintracciare otto dei nove destinatari delle misure cautelari. I quali, dopo le formalità di rito, sono stati portati in carcere a Vercelli.
L’attività d’indagine ha permesso di smantellare una fiorente attività di spaccio di sostanza stupefacente e di interrompere un pericoloso canale di approvvigionamento dalla vicina provincia milanese, con il sequestro di circa 500 grammi di cocaina, 200 grammi di eroina e 1.500 grammi di hashish.
Sono stati inoltre arrestati in flagranza di reato due soggetti trovati in possesso di importanti quantitativi di sostanza stupefacente acquistate poco prima dai pusher magrebini e sono stati segnalati all’autorità amministrativa oltre 70 assuntori di sostanze stupefacenti.
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