Cronaca
Suor Adriana addio: Romagnano in lutto
Suor Adriana addio, era stata direttrice della scuola del Sacro Cuore di Prato e Romagnano
Suor Adriana, lutto Romagnano per la scomparsa a 87 anni della religiosa
Romagnano in lutto per la morte, poco prima di compiere 87 anni, di suor Maria Adriana Brustia, dell’ordine delle Sorelle della Carità. Nativa di Novara, fino a circa una decina di anni fa è stata direttrice della scuola del Sacro Cuore di Prato Sesia e Romagnano. Ha inoltre prestato servizio nella case della congregazione in zona. La sua è stata una vita decisamente intensa: è stata fra le prime missionarie a Buhoro, in Burundi, insieme a due consorelle. Ha inoltre ricoperto il ruolo di economa generale nei primi anni duemila. «Abbiamo lavorato insieme per parecchi anni nel mondo della scuola – la ricorda il preside dell’istituto del Sacro Cuore, Paolo Usellini – ma ho avuto modo anche di conoscere e apprezzare il suo grande amore per le missioni. In Burundi ha rappresentato una pioniera ed è stata una delle persone che si è più prodigata per la continuazione delle missioni. È stata una grande figura non solo come suora, ma come persona».
«Appena dopo il Concilio, ha aperto il percorso per tutte noi»
La religiosa ghemmese suor Samuela Ferrari le è stata vicino fino all’ultimo momento: «Come prima missionaria partita per il Burundi, fra il 1973 e il 1974, appena dopo il Concilio, ha aperto il percorso per tutte noi. Attualmente abbiamo sei comunità missionarie in otto diocesi ed è anche grazie a lei se possiamo avere uno scambio culturale con alcune delle nostre suore più giovani, che si sono avvicinate all’Italia e si sono formate qui. Gli anziani della missione la ricordano come una sorta di madre per tutti: dai bambini denutriti ai ragazzi che si apprestavano a ricevere i sacramenti. Suor Adriana è stata una pietra miliare per noi: ha lasciato in eredità un ottimo esempio di amore per i bambini, gli anziani e i poveri».
Il ricordo del sindaco
Anche Cristina Baraggioni, sindaco di Romagnano, ricorda in particolare il suo lavoro con i bambini e i ragazzi: «Era sempre disponibile nei loro confronti. Era molto brava a stare con loro, pur con una certa severità. Il suo, però, non era autoritarismo, ma bensì un’autorevolezza sorretta da un grande cuore nei confronti dei ragazzi. Ricordo quando, nel 2007, abbiamo organizzato il centro estivo insieme come amministrazione e istituto del Sacro Cuore. Mi dispiace molto per questa perdita».
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