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Cronaca

Uccise la madre e si buttò dal balcone: erano in isolamento Covid, lei positiva

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Uccise la madre e si buttò dal balcone: erano in isolamento Covid, lei positiva. Un dramma originato probabilmente dalle misure restrittive, che hanno esasperato una situazione già problematica.

Uccise la madre e si buttò dal balcone: erano in isolamento Covid, lei positiva

Viene celebrato oggi, sabato 27 marzo, il funerale di Giuseppina Moiso, 81 anni, e del figlio Umberto Ciauri, 47 anni. Sono i due protagonisti della tragica vicenda che si è consumata domenica scorsa a Saluzzo (Cuneo): l’uomo si era tolto la vita gettandosi dal balcone di casa al quarto piano dopo aver ucciso la madre, colpendola alla testa con un martello.

Le indagini portate avanti dai carabinieri hanno scoperto che la donna era positiva al Covid-19 e che i due, al momento della tragedia, si trovassero in regime di isolamento domiciliare. Lo riporta Prima Alessandria.

Il giorno della tragedia

Intorno alle 17 di domenica 21 marzo si è consumata la tragedia. Umberto Ciauri si toglie la vita lanciandosi dal balcone di casa sua al quarto piano. La drammatica scena è vista da un gruppo di passanti che ha subito allertato i carabinieri.

I militari cercano di mettersi in contatto con la madre del 47enne che viveva nell’abitazione, ma invano. A quel punto arrivano anche i vigili del fuoco ed entrano nell’alloggio. E si scopre che l’uomo, prima di togliersi la vita, aveva ucciso la madre mentre si trovava nel letto, colpendola ripetutamente con un martello. Anche il cane aveva subito la stessa sorte, pugnalato più volte.

Le indagini dei carabinieri

Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, il 47enne soffriva di forti problemi psichici e in passato era stato in cura per forti crisi depressive. Poi gli accertamenti hanno potuto stabilire che Giuseppina Moiso era positiva al Covid-19. Da questa scoperta si è venuto a sapere che la donna, insieme al figlio, era in regime di isolamento domiciliare come previsto dalle norme per la gestione dell’emergenza sanitaria.

Le misure restrittive, unite ai problemi psichici di cui soffriva Umberto Ciauri e alla ricostruzione di un contesto familiare caratterizzato da forti criticità, avrebbe fatto scattare – secondo le indagini dei carabinieri – il gesto omicida e il successivo suicidio dal balcone.

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