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Cronaca

Valdilana catechista accusato di molestie a ragazzini: sacerdoti chiamati come testimoni al processo

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Non solo le vittime, ma ci sono anche i religiosi tra i testimoni nel processo per abusi sessuali a carico dell’ex catechista di 52 anni di Valdilana.

Valdilana catechista

Originario del Novarese, da anni operava con la sua associazione sul territorio triverese e valsesserino. Sono tre gli episodi contestati che sono stati riuniti in un solo procedimento. Il legale del catechista aveva chiesto una perizia sulla capacità di intendere e volere e quindi di seguire il processo. Lo psichiatra torinese incaricato dal tribunale ha presentate nella prima udienza i risultati del suo lavoro: l’imputato è stato riconosciuto in grado di sostenere il procedimento. Sempre nella prima udienza il collegio giudicante ha sentito i carabinieri che hanno indagato sui casi, ma anche i religiosi che avevano avuto a che fare con l’uomo. Nella prossima udienza sfileranno ancora altri sacerdoti.

Casi

Il primo caso risale al 2015 quando l’ex catechista invitò a Trivero un ragazzino a fare da modello per foto spinte. Il ragazzino, inoltre, aveva confermato ogni cosa nel corso di un’udienza protetta davanti allo psicologo incaricato del caso.

Un altro caso risale al 2016 e qui l’accusa è di violenza sessuale: l’uomo era in ritiro spirituale a Mosso ed era in camera con un ragazzino. Durante la notte gli avrebbe chiesto se poteva scattargli alcune foto mentre era nudo. Qualche giorno dopo, il ragazzo aveva raccontato tutto al nonno che a sua volta aveva riferito ogni cosa al parroco ritenendo ciò che era successo un episodio molto grave. Il sacerdote si era confrontato con il vescovo. La decisione era stata immediata: del caso avrebbe dovuto occuparsene l’autorità giudiziaria.

Nel frattempo le indagini erano scattate. Ma l’ex catechista non si era fermato arrivando a molestare sessualmente un ragazzino di circa dieci anni. Anche in questo caso l’avrebbe fotografato denudandolo e toccandolo nelle parti intime. Era il dicembre 2020. Il bambino avrebbe raccontato tutto ai genitori e il padre si era subito rivolto ai carabinieri spinto anche dal sacerdote con cui si era confidato. Questo ennesimo caso aveva fatto scattare le manette nei confronti dell’ex catechista che era stato mandato ai domiciliari a Novara, dove risiede la famiglia.

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