Cronaca
Valduggia: la bonifica dell’ex Ivak finisce in tribunale
Si rendono necessarie delle operazioni di pulizia.
Si stabilirà in sede legale a chi spetti pulire l’area esterna dell’azienda Ivak di Valduggia, ormai invasa dalla vegetazione. La diatriba è fra il Comune e i curatori fallimentari dell’azienda. Come stabilito a suo tempo da un sopralluogo dei vigili del fuoco e dell’Asl, la zona su cui sorge la ditta di Crabia deve essere bonificata. Ma chi deve spendere i soldi dell’intervento? A breve si terrà un’udienza per valutare chi dovrà sostenere questi lavori di pulizia e di manutenzione.
Risalgono al 2014 le prime richieste di intervento avanzate ai curatori fallimentari dal Comune di Valduggia, dalla Provincia di Vercelli e dall’Arpa; la richiesta era di procedere con la pulizia dell’area attorno alla ditta: da allora sono trascorsi oltre tre anni e ancora nessuno si è occupato di adempiere al lavoro. Ancora all’inizio dello scorso mese di luglio, per l’ennesima volta, è stata firmata un’ordinanza che impone di pulire, ma nessuno si è preoccupato di eliminare ciò che rimane dell’azienda e di tagliare le piante che nel frattempo sono cresciute tanto da uscire oltre la recinzione che delimita lo spazio un tempo occupato dalla ditta. I curatori fallimentari non vogliono sentire ragioni e contro l’ordinanza del Comune di Valduggia hanno pure fatto ricorso al Tar del Piemonte. «Sta diventando una “storia infinita” – commenta il sindaco di Valduggia Pier Luigi Prino -: quello che noi abbiamo chiesto ai vecchi titolari, o comunque a chi si sta occupando del fallimento, è di occuparsi dei lavori di bonifica dell’area, quantomai impellenti. Da parte loro però ci dicono che non intendono intervenire perchè non è di loro competenza. Ovviamente, a queste condizioni, non possiamo che proseguire per via legale. A breve infatti dovrebbe esserci un’ulteriore udienza e vedremo cosa stabilirà il giudice». Per le operazioni di bonifica e di pulizia è stimato un costo di circa 150mila euro.
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