Cronaca
Valmaggiore, per il Comitato dei cittadini Villa Chiarino non è agibile
Dopo l’arrivo dei migranti, il Comitato dei cittadini di Valmeggiore tornano sulla questione dell’agibilità di Villa Chiarino, la villa scelta per ospitare i dieci profughi arrivati martedì.
Pur non avendo messo in atto azioni “rumorose” come a Borgosesia, anche a Valmaggiore l’arrivo dei profughi non è passato inosservato. Qui gli animi si sono scaldati per la sistemazione scelta per ospitare i migranti (che sono dieci): Villa Chiarino, la casa che un tempo era abitata dalle suore. Quella stessa casa per il Comitato dei cittadini della frazione, sorto spontaneamente quando si è saputo dell’arrivo dei profughi, non è agibile: «Dall’esame degli atti in nostro possesso Villa Chiarino è sprovvista dell’agibilità – dice il vice presidente del comitato Luigi D’Agostino -. Per questo siamo rimasti sconcertati martedì quando abbiamo saputo dell’arrivo dei profughi. Vorremmo sapere se l’Asl ha rilasciato tutte le autorizzazioni del caso e quante persone possono essere ospitate. Da quanto ne sappiamo non ci sono nemmeno gli allacci fognari».
Nel caso i documenti non siano tutti in regola, il Comitato è pronto a far scattare le denunce. «E’ una questione di tranquillità: abbiamo avuto diversi esempi di come possano esplodere proteste se i profughi non si trovano bene e una situazione del genere è tutt’altro che auspicabile. Di fronte a situazioni di questo tipo viene spontaneo chiedersi quali interessi ci siano dietro le cooperative che prendono in carico i migranti».
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