Cronaca
Varallo tenta di uccidere un uomo a martellate: arrestato
Varallo tenta di uccidere un operaio colpendolo alla testa con un martello: arrestato un 47enne.
Varallo tenta di uccidere
Colpi di martello alla testa dopo averlo aspettato mentre andava al lavoro: S.R., 47enne di Varallo con precedenti per reati contro la persona, è stato arrestato in flagranza dai carabinieri del posto per tentato omicidio nei confronti di C.F., operaio 59enne suo concittadino. Secondo la ricostruzione dei militari l’aggressore avrebbe agito per banali dissidi per precedenti questioni di vicinato. Avrebbe atteso nelle prime ore del mattino la vittima mentre si recava al lavoro per poi colpirla alla testa con un martello.
L’intervento dei carabinieri
Le grida hanno richiamato delle persone che a loro volta hanno allertato i carabinieri. I militari, subito intervenuti sul posto, hanno trovato l’uomo con il martello intriso di sangue ancora in mano mentre cercava di colpire ancora la vittima, che nel frattempo si era rifugiata nel municipio. Il ferito è stato trasportato all’ospedale di Borgosesia. Ha ricevuto una prognosi di 60 giorni per fratture multiple al cranio. L’aggressore è stato invece condotto nella casa circondariale di Vercelli.
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CLARA
23 Agosto 2021 at 18:09
Sento la necessità di esprimere il mio pensiero su quanto è purtroppo avvenuto. Certo scritto e letto così si è indotti a pensare ad un fatto di cronaca brutale per cui viene spontaneo riconoscere nell’arresto e la condanna l’unica strada possibile, ma l’aggressore, persona nota a chi abita Varallo e la Val Mastallone, è una persona che vive un grande disagio interiore con evidenti difficoltà di relazione con la realtà. Ora mi chiedo, visto che ci sono anche stati dei precedenti a suo carico, gli organi preposti hanno fatto tutto il possibile per prevenire un atto così grave? Era seguito, ascoltato, curato?
alessandro belviso
25 Agosto 2021 at 11:27
chissa chi lo sa perchè un sofferente prende a martellate chichessia…questione di diritto politico moralista ed ipocrita che copre esseri che arrivano all’assassinio come sfogo interior(a)e, le cronache ne riportano casi ormai consueti, ma se vi vanno bene teneteveli e non fatevi domande, in alternativa c’è la legittima difesa personale altro non adesso come dimostra anche l’ultimo omicidio di quella giovane donna che aveva chiesto aiuto alla legge italiana
CLARA
27 Agosto 2021 at 8:28
Credo che sia un errore politico, moralista ed ipocrita fare di tutta l’erba un fascio. I vissuti e i gesti di chi é affetto da patologie e squilibrio psichico non possono essere messi sullo stesso piano di chi agisce con la spregevole convinzione di essere padroni della vita di un altro usando la violenza fino alla morte. Basterebbe passare del tempo vicino a chi ha un disagio mentale e a chi prevarica la vita degli altri per capirne la differenza.