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Cronaca

Violenza sessuale in Valsesia: a confronto vittima e accusato

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maltrattamenti in famiglia

Violenza sessuale in Valsesia: il gip ha ordinato l’incidente probatorio con confronto per il caso accaduto un mese fa, quando una giovane fu palpeggiata e le venne pure rotto il naso.

Violenza sessuale in Valsesia: l’accusato continua a negare

La vittima ritiene di averlo riconosciuto, e a suo supporto ci sarebbero anche alcuni filmati di telecamere di sorveglianza. Ma lui continua a negare tutto, sostenendo la sua completa estraneità alla vicenda. Si tratta dell’episodio che a giugno fece molto parlare in valle. Una giovane che lavora a Borgosesia era stata attesa da qualcuno che alla rotonda di Isolella, dopo aver lampeggiato con gli abbaglianti, cominciò a inseguirla in auto.

La violenza a Varallo

Arrivati a Varallo, l’inseguitore bloccò con la sua vettura quella della ragazza, scese, aprì lo sportello di lei e le mise le mani addosso. La donna riferì di palpeggiamenti al seno, poi di fronte alla sua reazione ne nacque una colluttazione culminata con una gomitata che le ruppe il naso. Nonostante il sangue e lo choc, la ragazza riuscì ad avvertire le forze dell’ordine.

L’arresto in fabbrica

Dopo qualche giorno di indagine, fu individuato un 40enne di Borgosesia, che venne prelevato dai carabinieri sul luogo di lavoro e condotto agli arresti domiciliari. Poi gli si permise di continuare comunque a lavorare, nonostante la misura restrittiva. Lui però ha sempre sostenuto di non c’entrare nulla con quell’episodio. Adesso il giudice per le indagini preliminari, viste le versioni opposte, ha chiesto un incidente probatorio con confronto tra i due.

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