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Cronaca

Zio accusato di giochi erotici con le nipoti: chiesta condanna a 5 anni e 4 mesi

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Zio accusato di giochi erotici con le nipoti: chiesta condanna a 5 anni e 4 mesi. La sentenza è attesa al tribunale di Vercelli per il 22 luglio.

Zio accusato di giochi erotici con le nipoti: chiesta condanna a 5 anni e 4 mesi

Durante la discussione la pubblica accusa ha avanzato la richiesta di condanna a cinque anni e quattro mesi, appoggiata dalla parte civile rappresentata dall’avvocato Cesare Fiorenzi: «A noi interessa che sia fatta luce sui fatti e accertata la verità». L’avvocato Lucetta Patriarca, difensore dell’imputato di 58 anni residente in bassa Valsesia, ha invece chiesto l’assoluzione. Di certo è stata una istruttori articolata, tanto che il collegio giudicante ha preso tempo per analizzare alcune prove prodotte dalla procura. A sostenere la pubblica accusa la dottoressa Mariagiovanna Compare. A presiedere il collegio Enrica Bertolotto. E il 22 luglio potrebbe arrivare anche l’udienza.
Durante l’ultima seduta l’avvocato Fiorenzi nella sua arringa ha parlato di «molti riscontri».
Di diverso avviso la collega Patriarca che alla fine ha chiesto l’assoluzione per il proprio assistito in quanto ci sarebbero racconti contrastanti.

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La denuncia

Tutto sarebbe iniziato quando la madre si era separata e si era trasferita con le figlie nello stesso centro dove all’epoca abitava lo zio. L’uomo, la madre e le nipotine avrebbero iniziato a frequentarsi. Ma non nel modo giusto. Secondo l’accusa, il 58enne in più occasioni si sarebbe infatti appartato in una stanza con le due bambine, coinvolgendoli in giochi erotici. A raccontare tutto è stata la maggiore delle bimbe che si è confessata con le amiche.
A lungo le due bambine, spaventate, non hanno avuto il coraggio di raccontare nulla. Poi i fatti sono iniziati a trapelare un po’ alla volta, a partire dal 2016. La bambina più piccola ha cominciato a confidarsi con un’operatrice sociale, chiamata come testimone. La ragazzina più grande aveva invece iniziato a far trapelare qualcosa confidandosi con la nuova compagna del sua padre, con il quale erano comunque rimasti in buoni rapporti. Poi sono saltate fuori anche delle chat scritte a un amico, anche quelle con racconti di espliciti atti sessuali a cui lo zio l’aveva coinvolta anni prima. Alla fine è partita la denuncia e sono iniziate le indagini che hanno portato sul tavolo del gip materiale sufficiente per autorizzate il rinvio a giudizio dell’uomo nel 2019. Ora il processo è alle fasi finali.

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