Cultura e turismo
Caritas Romagnano, il bilancio di un anno di lavoro per i poveri
Sono circa settanta le famiglie che si affidano al loro supporto
La Caritas di Romagnano può tratteggiare il bilancio del 2017: un anno di lavoro intenso. Il sodalizio diocesano segue circa una settantina di famiglie residenti in paese. Fra di loro anche molti nuclei di origine straniera, provenienti da diverse parti del mondo. L’attività più nota della Caritas è probabilmente la distribuzione settimanale del pacco alimentare: «Siamo stati presenti per cinquantadue settimane – spiega Luigi Benzi, referente insieme a Paola Agarla – anche durante l’estate e le feste natalizie. In occasione del Natale è stato distribuito un pacco speciale con dolcetti e il panettone e gli utenti ne sono stati felici». Grazie alla Caritas, possono avere un aiuto anche i genitori di bambini piccoli con pappe e pannolini.
Ma quella alimentare non è l’unica spesa di una famiglia: ecco allora che la Caritas aiuta anche i ragazzi a frequentare la scuola, sostenendo le spese per i libri (grazie a un contributo comunale) e per i viaggi con i mezzi pubblici. In base all’isee, inoltre, alcune famiglie possono avere un contributo per fare fronte alle bollette. Affinché Caritas possa portare avanti il suo lavoro, sono fondamentali gli aiuti: per esempio, la raccolta di cibo durante le collette alimentari. L’ultima ha fruttato fra i cinque e i sei quintali di alimenti, da ridistribuire ai meno abbienti. Altro aspetto essenziale è l’apporto dei volontari: al momento sono circa 25 gli operatori in forze alla Caritas di Romagnano. «Nell’ultimo periodo – racconta Benzi – si sono unite altri quattro o cinque volontari. Sono persone giovani e questo è un fatto davvero molto positivo». I volontari, però, non sono mai abbastanza: chi avesse del tempo libero può dunque prendere in considerazione di sostenere l’associazione.
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