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Cultura e turismo

Festa a Varallo per i dieci anni di Villa Becchi

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Domani la struttura aprirà le sue porte al pubblico: tutti i servizi tra cui piscina, palestra, spa saranno a ingresso libero. Spazio anche alla solidarietà per i terremotati

E’ arrivato il momento di festeggiare per Villa Becchi i dieci anni di attività. Era l’estate del 2006 quando si potè fare il primo bagno nella piscina e vennero aperti al pubblico i servizi annessi: dal piccolo centro spa poi ampliato negli anni, alla palestra, dal centro estetico al ristorante (che poi per vari motivi chiuse i battenti). Per iniziativa dell’amministrazione comunale, allora guidata da Gianluca Buonanno, era nato il centro benessere di Varallo, dopo anni di lavori in quella villa liberty all’uscita nord della città di proprietà comunale che fu al centro di non poche polemiche. «La nostra amministrazione ha sempre sempre creduto molto in questo progetto – commenta il sindaco Eraldo Botta -: con Guanluca siamo riusciti a far rinascere questa struttura e, ancora oggi con la piscina offriamo un servizio pubblico. Ogni anno organizziamo i corsi di nuoto gratuiti per i bambini di elementari e medie. E’ una struttura che costa ovviamente e che non porta guadagno nelle casse comunali ma è un servizio in più che offriamo ai cittadini e a chi visita Varallo, per cui intendiamo portarlo avanti, migliorandolo ulteriormente se possibile, nonostante i costi».

Il decennale sarà festeggiato sabato: a partire dalle 9 e per tutta la giornata Villa Becchi presenterà al pubblico le sue varie attività che si potranno provare gratuitamente. Anche l’ingresso alla piscina sarà libero.

Ci sarà inoltre musica dal vivo nel parco (all’interno della villa in caso di maltempo). Alle 12 si potrà poi gustare una pasta all’amatriciana preparata dall’associazione varallese degli Amici di Lourdes. L’iniziativa avrà infatti uno scopo benefico: «Ho telefonato al sindaco di Amatrice – spiega Botta – per avvisarlo che le offerte che saranno raccolte durante la giornata verranno girate con bonifico direttamente al suo Comune».

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