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Cultura e turismo

I presepi della comunità di Curino sono in tour

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Anche quest’anno l’associazione di volontariato Comunità educativa missionaria San Nicolao di Curino si sta preparando per proporre la sua mostra-vendita di presepi tradizionali.

Anche quest’anno l’associazione di volontariato Comunità educativa missionaria San Nicolao di Curino si sta preparando per proporre la sua mostra-vendita di presepi tradizionali e da tutto il mondo in diverse manifestazioni. Continua sul territorio l’opera missionaria dell’associazione che ha sede a Curino. «Da oltre 10 anni è una delle nostre attività che attira l’attenzione e l’apprezzamento di molte persone», spiega Ernesto Maggioni. Una mostra sarà presente da sabato e fino all’Immacolata al santuario di Oropa. La comunità sarà presente anche al santuario di Crea il 5, 6 e 8 dicembre. Dal 20 dicembre fino all’Epifania presepi presenti a Postua nei locali dell’oratorio, nell’ambito della tradizionale manifestazione “I presepi di Postua”
«I presepi che esponiamo provengono buona parte dal centro artistico Don Bosco di San Nicolas – Ecuador – spiega -. Ci sono opere in legno fatte a mano dai ragazzi della scuola promossa e seguita da una coppia di volontari dell’Operazione Mato Grosso da 36 anni sono presenti nella Missione di Pujliì nella provincia del Cotopaxi. I presepi peruviani e boliviani ci vengono portati dagli amici volontari che rientrano dalla Missione e così possiamo garantire che le opere sono prodotte ed acquistate direttamente da artigiani locali. I presepi delle altre nazioni sono frutto di una nostra attenta ricerca da gruppi missionari o magazzini del commercio equosolidale e da importatori specializzati. Infine si possono trovare presepi tradizionali che realizziamo noi della comunità o presepi classici fino a 40 cm di altezza molto belli accessibilissimi come prezzo. che siamo disponibili ad “affittare” presepi da mettere nelle vetrine dei negozio o a chi desidera un presepe da mettere nel giardino di casa».
Tutta questa attività ha un preciso scopo. «Vorremmo far conoscere come culture diverse raffigurano la Natività di Gesù. Sostenere la tradizione del presepio perché nelle famiglie l’evento centrale del Natale rimanga la nascita di Gesù e non altre manifestazioni che di volta in volta il consumismo cerca di imporre – riprende Maggioni -. Ma è anche fondamentale realizzare fondi con i quali sostenere il centro artistico don Bosco di Rapayan in Perù e il lavoro dei volontari dell’Operazione Mato Grosso che operano con padre Ugo De Censi tra i poveri».

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