Cultura e turismo
Inaugurata ieri la Mela Reintegrata di Pistoletto
La Mela Reintegrata è un’opera di grandi dimensioni – 11 tonnellate di peso, 8 metri di altezza e 7 di diametro – costituita da una struttura di metallo interamente modellata da un intonaco argilloso mescolato a polvere di marmo.
E’ stata inaugurata ieri nel primo pomeriggio, a Milano, alla presenza di Michelangelo Pistoletto, del sindaco Giuliano Pisapia, dell’assessore alla Cultura Filippo Del Corno e di quello ai Lavori Pubblici Maria Carmela Rozza, la grande “Mela Reintegrata” opera realizzata dall’artista biellese Pistoletto installata, in occasione di Expo 2015, al centro di piazza del Duomo e ora definitivamente collocata in piazza Duca d’Aosta di fronte alla Stazione centrale.
“Un’opera simbolica che si apre al mondo, così come la stazione ferroviaria, anche simbolicamente, apre la città al mondo”. Così ha definito Michelangelo Pistoletto la sua opera.
“Il simbolo della mela attraversa tutta la Storia che abbiamo alle spalle, partendo dal morso, che rappresenta il distacco del genere umano dalla Natura e l’origine del mondo artificiale – prosegue Pistoletto -. La Mela Reintegrata rappresenta l’entrata in una nuova Era, nella quale mondo artificiale e mondo naturale si ricongiungono generando nella società un equilibrio esteso a dimensione planetaria. Il simbolo della Mela Reintegrata rappresenta la ricomposizione degli elementi opposti: natura e artificio. La mela significa natura; il morso della mela significa artificio, così come lo vediamo utilizzato in un marchio di computer mondialmente diffuso posto ad emblema della tecnologia che sostituisce integralmente la natura. Con la Mela Reintegrata l’artificio assume il compito di ricucire la parte asportata dal morso e ricongiungere l’umanità alla natura, anziché continuare ad allontanarla da essa”.
La Mela Reintegrata è un’opera di grandi dimensioni – 11 tonnellate di peso, 8 metri di altezza e 7 di diametro – costituita da una struttura di metallo interamente modellata da un intonaco argilloso mescolato a polvere di marmo. E’ stata donata alla Città di Milano grazie a un accordo tra Michelangelo Pistoletto, Cittadellarte, il FAI e i rappresentanti del Comune.
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