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Cultura e turismo

«Varallo, porterò i capolavori dell’arte sui muri della città»

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A fare da apripista sarà la copia del celebre “David con la testa di Golia” di Tanzio da Varallo

Arriveranno a Varallo i  “murales d’autore”, iniziativa promossa da Alessandro Dealberto. Cresciuto in città durante quelli che lui stesso definisce “i fantastici anni ‘80”, il giovane varallese ha fatto da allora molta strada, arrivando a realizzare il suo sogno: oggi è un affermato fotografo pubblicitario e vive a Milano, tuttavia il suo lavoro nel capoluogo lombardo non gli impedisce di essere presente “in casa” e partecipe della vita del territorio valsesiano, come dimostra la sua ultima trovata che sarà realizzata tramite il Comune. «L’idea dei dipinti murali deriva dalla voglia di valorizzare la realtà locale», racconta Dealberto. «Il progetto consiste nella creazione di una serie di murales in diverse aree di Varallo e dovrebbe partire a breve – continua il fotografo -. Saranno coinvolti artisti di fama nazionale e internazionale, in una fusione del loro linguaggio con elementi che richiamino la storia, la cultura e le tradizioni della città e della Valsesia».

A fare da apripista sarà la copia del celebre “David con la testa di Golia” di Tanzio da Varallo che sarà realizzata da Andrea Ravo Mattoni, genio dei murales, molto conosciuto soprattutto grazie alle sue riproduzioni dei capolavori di Caravaggio. A fianco di Dealberto nell’organizzazione di questa avventura del tutto nuova in zona c’è poi l’artista Giovanni Magnoli, nel settore da molti anni. «Credo che la realizzazione dei murales d’autore sia un modo per portare una ventata di novità a Varallo e una possibilità in più per far conoscere la città a un target di persone diverso – afferma Dealberto -. Spero anche che il progetto possa avvicinare l’arte alla gente: vedere una riproduzione può invogliare a scoprire anche l’opera originale, fare da stimolo e spingere a visitare i musei e le bellezze del territorio. Questa curiosità vale non solo per i turisti, ma anche per tutti i varallesi». 

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