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Addio a Pietro Rosetta, oculista vercellese di fama internazionale

Ora un gruppo di amici ha promosso una raccolta fondi per la ricerca sul cancro.

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Addio a Pietro Rosetta, oculista vercellese di fama internazionale. Ora un gruppo di amici ha promosso una raccolta fondi per la ricerca sul cancro.

Addio a Pietro Rosetta, oculista vercellese di fama internazionale

Il mondo della sanità e la città di Vercelli piangono Pietro Rosetta, 61 anni, oculista di fama nazionale e internazionale, punto di riferimento nella microchirurgia corneale e nella chirurgia dei trapianti.

Rosetta, che da tempo lottava contro una malattia, si è spento nei giorni scorsi a Rozzano, dove da anni lavorava all’istituto clinico Humanitas San Pio X di Milano. I funerali sono stati celebrati sabato 8 novembre nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano. Lascia la moglie e due figlie.
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Un luminare dell’oculistica

Specialista in microchirurgia della cataratta, chirurgia refrattiva e trapianti corneali, Rosetta era considerato uno dei professionisti più competenti e innovativi del panorama medico italiano. Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia conseguita nel 1989 all’Università degli Studi di Milano e la specializzazione in Oftalmologia al San Raffaele, aveva trascorso un periodo di formazione a Parigi prima di approdare, nel 1997, all’Istituto Humanitas di Rozzano, dove dal 2000 era referente del servizio di patologia corneale e trapianti dell’Eye Center.

Un legame profondo con Vercelli

Originario di Vercelli, dove aveva frequentato il liceo classico Lagrangia, Rosetta aveva mantenuto nel tempo un forte legame con la sua città. Qui aveva aperto uno studio privato e seguito per anni moltissimi pazienti, costruendo relazioni umane solide e sincere. Tra amici e colleghi era conosciuto affettuosamente come “Pichi”, soprannome che risaliva agli anni del liceo.

In suo ricordo, un gruppo di amici ha promosso una raccolta fondi a favore dell’Airc, per sostenere la ricerca contro il cancro: «Un piccolo gesto di speranza in memoria di Pietro, amico caro e medico stimato», si legge nella dedica che accompagna l’iniziativa.

Accanto all’impegno professionale, Rosetta coltivava una profonda passione per la letteratura. Nel 2024 aveva pubblicato la raccolta di versi “Poesie nascoste nella dispensa”.

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