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Il lago Maggiore piange Laura, 43 anni: esempio di coraggio e amore per la vita

Nel 2017 era stata sottoposta al trapianto di entrambi i polmoni.

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Il lago Maggiore piange Laura, 43 anni: esempio di coraggio e amore per la vita. Nel 2017 era stata sottoposta al trapianto di entrambi i polmoni.

Il lago Maggiore piange Laura, 43 anni: esempio di coraggio e amore per la vita

Laura aveva 43 anni, viveva a Stresa e aveva studiato ad Arona, al liceo linguistico De Filippi. Se n’è andata lasciando il marito Fabrizio e tanti bei ricordi. Era fondatrice della delegazione del Vco della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica.

Come riportano i colleghi di Prima Novara, fin da piccola aveva dovuto convivere con la fibrosi cistica, patologia genetica cronica ed evolutiva. Ma questo non aveva mai cancellato quel suo sorriso dolce e quella grande voglia di assaporare la vita. Purtroppo, in questo inizio di 2024, dopo numerose fatiche e inciampi che l’avevano sempre vista negli anni rialzarsi sempre con coraggio, Laura Strola ha dovuto interrompere il suo cammino.
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Il trapianto nel 2017

Momento determinante, per lei di vera e propria rinascita, era stato il trapianto dei polmoni a cui si era sottoposta il 10 febbraio 2017 al Policlinico di Milano. Una delicatissima operazione durata circa 15 ore e che lei ricordava così.

«Qual è il giorno più bello della tua vita? Ognuno di noi ne ha sicuramente più di uno, in fondo ogni giorno riserva qualcosa di bello e inaspettato, ma uno su tutti è quello che non si dimenticherà mai! Il mio ricorre oggi.. Il giorno nel quale sei anni fa ho ricevuto il dono, è il giorno più bello della mia vita, perché senza quel dono non avrei la vita. La donazione degli organi è il futuro dopo di noi».

E a quattro mesi esatti da quel complesso intervento con il marito Fabrizio aveva raggiunto quota 2000 sull’Alpe Devero.

Una riflessione sulla propria malattia

Nel 2020 scriveva a proposito della sua malattia:

«Ricorderò sempre al liceo quella lezione di scienze sulle malattie genetiche, il libro riportava una piccola descrizione della Fibrosi Cistica, la MIA malattia che quasi nessuno conosceva, ma mentre la professoressa era già andata oltre, io non potei fare a meno di soffermarmi su quella frase: “età media di sopravvivenza circa 20 anni”… Io ne avevo appena compiuti 17. La rilessi un numero infinito di volte, cercando di ricacciare indietro le lacrime. Sono sempre cresciuta con la consapevolezza della gravità di quello che avessi, ma quella fu la prima vera volta che mi scontrai con una realtà così cruda. Erano gli anni 90, la ricerca da allora ha fatto enormi passi avanti e attualmente quel numero di vita media è salito a 40 anni, esattamente quelli che compirò tra qualche mese. Grazie alle terapie e a un trapianto bipolmonare io sono ancora qui e vorrei tanto che nessun bambino d’ora in poi dovesse più leggere su un libro la propria data di scadenza».

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