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Cronaca

Insulti razzisti, maxi-squalifica e genitore con una gamba rotta: follia dopo la partita Under 17

Uno dei giocatori dovrà saltare dieci gare, poi il pestaggio nel parcheggio.

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Insulti razzisti, maxi-squalifica e genitore con una gamba rotta: follia dopo la partita Under 17. Uno dei giocatori dovrà saltare dieci gare, poi il pestaggio nel parcheggio.

Insulti razzisti e genitore con una gamba rotta: follia dopo la partita Under 17

Un genitore con una gamba rotta, insulti razzisti tra i giocatori, e una squalifica di dieci giornate a carico di uno di loro. È accaduto tutto dopo il termine dell’incontro tra Atletico Pont Canavese e Druentina, nel centro sportivo di Pont Canavese, domenica scorsa.

Il referto dell’arbitro, sottoposto poi al giudice sportivo, ha determinato una pesante sanzione per uno dei giocatori della foprmazione ospite. Al termine della partita, fuori dal centro sportivo, sono state necessarie anche le indagini dei carabinieri di Pont in relazione all’aggressione a un genitore nel parcheggio.
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Insulti razzisti

Il giovane calciatore è stato squalificato per dieci turni a causa di comportamenti che, secondo il comunicato del giudice sportivo, si sono manifestati attraverso «frasi offensive nei confronti di giocatori dell’Atletico Pont F.C., con chiari insulti a sfondo razziale per provenienza territoriale-etnica».

La gravità oggettiva di tali azioni è stata sottolineata, e solo l’intervento tempestivo dell’arbitro ha evitato l’escalation di ulteriori problemi comportamentali davanti agli spogliatoi.

Il giudice sportivo ha evidenziato nel suo comunicato che il comportamento del calciatore ha contribuito ad aumentare la tensione tra giocatori e tifosi presenti.

Le botte nel parcheggio

Sarebbe proprio a seguito di questo acceso diverbio con insulti che si è accesa anche una violenta discussione nel parcheggio, con un genitore tifoso della squadra ospite che sarebbe finito all’ospedale con una gamba rotta. Da qui le indagini delle forze dell’ordine.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Andrea

    23 Febbraio 2024 at 17:08

    ignoranti ,10giornate sono poche,del resto l’anno scorso hanno fatto poco o niente di fronte ad una gomitata in pieno volto procurando un danno al viso importante,in quel caso il giudice sportivo di zona.

  2. Ardmando

    23 Febbraio 2024 at 18:52

    E’ ora di finirla con ‘ste buffonate. Gente così non deve poter mettere piede in una qualsiasi struttura sportiva per il resto della vita. Il calciatore deve subire lo stesso trattamento. Basta con la mollezza di certe sanzioni e provvedimenti. Ci vuole il pugno di ferro in guanto di ferro. E denunce come se piovesse. Questo non è sport, questo è terzo mondo all’età della pietra.

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