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Insulto razzista a una calciatrice dell’Alessandria? Scoppia il caso
Lei accusa, ma Torino Women respinge al mittente ed esige scuse.
Insulto razzista a una calciatrice dell’Alessandria? Scoppia il caso. Lei accusa, ma Torino Women respinge al mittente ed esige scuse.
Insulto razzista a una calciatrice dell’Alessandria? Scoppia il caso
Il caso è noto: durante la partita disputata domenica 1 ottobre tra Acf Alessandria e Torino Women, una calciatrice alessandrina, Awa Sylla, classe 2005, sarebbe stata raggiunta e poi offesa con la frase “Negra di m***a” da un’avversaria. Ma la società torinese respinge totalmente la ricostruzione dei fatti e parla di “provocazione mediatica”.
La denuncia dell’Acf Alessandria
«Questo comportamento è inaccettabile e non consono ad un luogo come lo sport – è il commento della società grigia -. Diciamo basta al razzismo. L’Acf Alessandria protegge e mostra vicinanza alla propria tesserata condannando questo atto intimidatorio e discriminatorio».
Secondo la versione dei fatti raccontata dalla diretta interessata, nel secondo tempo la gara si era fatta molto spigolosa, Durante un momento di gioco fermo a seguito di un fallo subito da Sylla, è intervenuta nella discussione un’altra giocatrice del Torino Women e le urla «Stai zitta negra di m***a». L’arbitro però non ha sentito nulla, o almeno così ha dichiarato.
Il giorno dopo l’Acf Alessandria ha denunciato il fatto e lanciato una campagna di sensibilizzazione con l’hastag #SIAMOTUTTISYLLA”.
Torino Women esige scuse e rettifica
«Torino Women esige scuse e rettifica – è la replica della società torinese, guidata dal presidente Roberto Salerno, che aggiunge -. La rapida organizzazione di una campagna fatta di slogan e richiami roboanti, una comunicazione tempestiva e ricca di luoghi comuni contro il razzismo in una partita di calcio femminile dove di razzismo non c’era nemmeno l’ombra, traccia i contorni di una vera e propria provocazione mediatica dell’Alessandria e di questa giocatrice. Una partita ricca di tensione agonistica e molto combattuta che spesso è sfociata in comprensibili battibecchi tra le giocatrici, e che poi svaniscono con il fischio finale, non doveva essere “cavalcata” mediaticamente in questo modo».
E si specifica: «Nessuno ha rivolto ma, soprattutto, ha sentito frasi offensive all’indirizzo di tale giocatrice di colore soprattutto il direttore di gara che era a due passi dal luogo, nemmeno le giocatrici, i dirigenti e il presidente stesso del Torino Women che ha seguito l’incontro a bordo campo, quindi, abbiamo seri dubbi della veridicità delle affermazioni di questa giocatrice».
E il comunicato di Torino Women prosegue: «Se tutta questa macchinazione dovesse quindi venir meno e tutto si riconducesse ad una provocazione, allora saremo noi a chiedere una sanzione esemplare per questa giocatrice alla Lega, compreso di non farla scendere in campo contro il Torino Women».
Ed è scontro sui social
Sulla pagina social dell’Acf Alessandria la polemica è proseguita, con una controreplica: «Carissimo presidente, ci dispiace leggere con quale leggerezza lei cerca di sminuire un fatto così grave definendolo “programmato”. Siamo sicuri che la nostra tesserata non si sia sognata la frase che le è stata rivolta in quanto Awa Sylla è da due anni nella nostra società e non si è mai lamentata di aver ricevuto offese razziste, cosa che è avvenuta invece ieri. Siamo sicuri che il Torino Women sia esterno ai fatti, in quanto le offese sono partite da una singola, la quale sicuramente sapeva benissimo quello che stava esclamando disonorando di fatto la gloriosa maglia Granata ed i suoi valori. La invitiamo a leggere il nostro articolo in quanto viene specificato che noi non addossiamo le colpe alla società Torino Women, in quanto società amica da oltre 30 anni».
Ma il presidente Salerno ha controbattuto: «Partirà un’azione legale nei confronti di agitatori di professione e di chi si permette di intorbidire le acque in questo modo tentando di utilizzare argomenti di attualità e sensibili per gettare discredito ad altri».
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