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Cronaca

Panettiere si toglie la vita a bordo del suo furgone

Stava facendo le consegne dopo una notte trascorsa al lavoro nel laboratorio.

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Panettiere si toglie la vita a bordo del suo furgone. Stava facendo le consegne dopo una notte trascorsa al lavoro nel laboratorio.

Panettiere si toglie la vita a bordo del suo furgone

Era in giro in paese a fare le consegne alle rivendite del pane che aveva appena finito di produrre, dopo una notte di lavoro nel suo panificio. Era a bordo del suo furgone: ha raggiunto una strada in campagna, fuori dal centro abitato; ha accostato e si è accuso con un’arma da fuoco che aveva a bordo. Sconcerto nel Canavese per Alberto Milano, panettiere di Rivara.

Il corpo senza vita è stato trovato poi più tardi, quando alcuni automobilisti si sono insospettiti per quel furgone fermo lungo una strada dove non c’è nulla. Lanciato l’allarme, si è rinvenuto il corpo dell’uomo, ormai senza vita.

Il dolore di un paese

Alberto Milano era l’unico panettiere rimasto in attività a Rivara. Produceva il pane e gestiva il negozio assieme alla moglie. Il suo gesto appare inesplicabile.

Come riporta La Voce, è sonvolto dalla notizia anche il sindaco di Busano, un centro vicino, Gianbattistino Chiono, che a Rivara ha il suo negozio: «La panetteria di Milano è a cento metri dalla mia oreficeria. Della sua morte l’ho saputo oggi tornando a casa. A Busano tutti mi chiedevano, ma io l’ho scoperto dalle loro domande. Sono rimasto di pietra. E’ un gesto inspiegabile. Ha fatto il pane fino a questa mattina, poi l’ha consegnato. Stava finendo il giro. Cosa possa essere successo è davvero un mistero».
Foto d’archivio

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