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Il “re dei grissini” muore sul lavoro schiacciato da un muletto

Michele Penna travolto mentre stava movimentando alcuni bancali.

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Il “re dei grissini” piemontesi muore sul lavoro schiacciato da un muletto. Michele Penna travolto mentre stava movimentando alcuni bancali.

Il “re dei grissini” muore sul lavoro schiacciato da un muletto

Un grave incidente sul lavoro è costato la vita a Michele Penna, 73 anni, storico panificatore di Mongardino e fondatore del grissinificio che ha reso il suo nome noto ben oltre i confini locali, in tutto il Piemonte. L’uomo ha perso la vita mentre stava lavorando all’interno del magazzino dell’attività.

Secondo una prima ricostruzione, Penna stava movimentando alcuni bancali utilizzando un muletto quando, durante una manovra, avrebbe perso il controllo del mezzo, rimanendo schiacciato sotto l’abitacolo. L’allarme è scattato immediatamente.
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L’intervento dei soccorritori

Sul posto sono intervenuti un’ambulanza e l’elisoccorso del 118 Azienda Zero. I soccorritori hanno tentato a lungo le manovre di rianimazione, ma per il 73enne non c’è stato nulla da fare: le ferite riportate si sono rivelate fatali e l’uomo è deceduto sul colpo.

Le attività di accertamento sono state affidate ai carabinieri della caserma di Castello d’Annone e ai tecnici dello Spresal dell’Asl, che hanno avviato un’indagine per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto e verificare il rispetto delle norme di sicurezza. Il mezzo coinvolto nell’incidente è stato posto sotto sequestro.

L’allarme del sindacato

Sulla tragedia è intervenuta anche la Cgil di Asti. «Speravamo – ha dichiarato Beppe Morabito – che il 2025 potesse concludersi senza dover registrare un’altra morte sul lavoro nella nostra provincia. Purtroppo siamo costretti ad aggiungerne un’altra a questa lunga e dolorosa lista». Il sindacato sottolinea come la sicurezza non dipenda solo dai dispositivi di protezione o dallo stato dei mezzi, ma anche dall’organizzazione del lavoro, dai percorsi e dalle condizioni operative quotidiane.

«Serve un approccio più rigoroso e soprattutto preventivo – conclude Morabito – fatto di informazione, formazione e controlli più efficaci, se si vogliono davvero evitare infortuni e tragedie. La Cgil di Asti esprime la propria vicinanza e il cordoglio alla famiglia della vittima».
Foto d’archivio

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