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Cronaca

Vandali passano in auto sulle asfaltature fresche: accade nel Vercellese. LE FOTO

La denuncia del sindaco: rovinato un lavoro da 100mila euro.

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Vandali passano in auto sulle asfaltature fresche: accade nel Vercellese. La denuncia del sindaco: rovinato un lavoro da 100mila euro.

Vandali passano in auto sulle asfaltature fresche: accade nel Vercellese

«Zero rispetto verso i lavori pubblici della nostra città». Con queste parole il sindaco di Borgo d’Ale, Pier Mauro Andorno, commenta gli atti vandalici alle asfaltature fresche che qualcuno ha rovinato pensandoci bene di passarci sopra con l’auto.

Danneggiati lavori da 100mila euro

«È risaputo che facciamo tutto il possibile (forse anche qualcosa di più), ogni anno, per la manutenzione, riqualificazione e miglioramento del patrimonio pubblico del nostro paese, dedicando una parte considerevole di risorse finanziarie ed umane. Tutto questo – precisa Andorno – a vantaggio della nostra comunità. Attualmente sono in corso i lavori straordinari di rifacimento degli asfalti di alcune strade e piazzali, questo lotto pari ad una spesa di circa 100mila euro.
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Tuttavia ci sono taluni che, a dispetto di alcune delle più elementari regole del buon senso civico, ritengono (forse più furbi??) di fregarsene di quanto positivo viene fatto, ovviamente anche a loro favore, e di comportarsi a loro esclusivo piacimento come ad esempio rimuovere le barriere stradali (supportate da apposite ordinanze) che interdicono l’accesso ai cantieri stradali in corso e, “campioni belli belli” (per modo di dire), vanno a rovinare gli asfalti appena rifatti e non ancora maturi per transitarvi e farvi manovre. Che aggiungere d’altro..? Complimenti per il riguardo irrispettoso nei confronti della nostra comunità?

A semplice indicatore numerico, per dar conto di quanto dedicato da questa Amministrazione negli ultimi 7 anni, per lavori stradali ed affini la spesa sostenuta supera 1milione e mezzo di euro. Continueremo comunque a lavorare e fare, anche molto, per il bene del nostro Borgo d’Ale».

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