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Gattinara, presentate due offerte per l’acquisto di Sanac

Resta alto l’interesse nei confronti del gruppo che produce materiale refrattario.

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Gattinara, presentate due offerte per l’acquisto di Sanac. Resta alto l’interesse nei confronti del gruppo che produce materiale refrattario.

Gattinara, presentate due offerte per l’acquisto di Sanac

Due manifestazioni di interesse per acquisire il gruppo Sanac, che ha a Gattinara uno dei quattro poli produttivi (gli altri sono a Vado Ligure, Massa e Grogastu). La documentazione ora sarà vagliata dalla commissione e si spera in tempi brevi di avere qualche buona notizia.

Si tratta del sesto bando lanciato a inizio agosto dopo che per cinque volte nessuna azienda aveva presentato alcun interesse, a parte l’approccio nel gennaio 2024 del gruppo Afv Beltrame, che però poi si era tirato indietro dalla corsa per l’acquisizione del gruppo.

L’azienda adesso appare in salute

Rispetto a inizio anno le cose sono migliorate in Sanac. Nell’ultimo periodo la ripartenza degli ordini ha posto le basi per il rilancio produttivo dell’azienda: la cassa integrazione è passata dal 40 per cento del 2023 al 10 per cento di maggio 2024, mentre il fatturato previsto per il 2024 sarà di circa 50 milioni di euro contro i 37 milioni del 2023. Anche i rapporti con l’ex Ilva sono decisamente migliorati per quanto riguarda gli ordini.

Sanac è una società leader nel settore dell’estrazione, produzione e commercializzazione di materiali refrattari, attualmente con una occupazione di oltre 260 addetti complessivi. La sua attività è dedicata in gran parte alle esigenze dei siti di produzione dell’acciaio del gruppo ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia.

La procedura

Ma come si procederà ora? I tempi non sono così brevi. Le due domande arrivate rappresentano un buon punto di partenza. La documentazione è stata inviata al Ministero delle imprese e del Made in Italy per le valutazioni del caso. E al momento nessuno conosce i contenuti delle buste e i nomi delle aziende che hanno presentato l’offerta.

Una volta aperte le buste, i commissari previo l’ottenimento dell’autorizzazione da parte del Ministero alle successive fasi, potranno ammettere i soggetti selezionati alla fase di due diligence. A quel punto si innescherà l’iter burocratico per procedere poi con la vendita.

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