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Lenta dedica una piazza al suo “giorno dell’indipendenza”
Area dedicata all’8 maggio 2022, quando il referendum sancì il “no” alla fusione con Gattinara.

Lenta dedica una piazza al suo “giorno dell’indipendenza”. Area dedicata all’8 maggio 2022, quando il referendum sancì il “no” alla fusione con Gattinara.
Lenta dedica una piazza al suo “giorno dell’indipendenza”
Il Comune di Lenta ha ufficialmente intitolato una delle sue piazze al giorno 8 maggio 2022, data cruciale per la sua storia recente. «Questa giornata segna il momento in cui la comunità ha scelto di difendere la propria identità e autonomia votando in un referendum che ha evitato la fusione e l’estinzione del Comune stesso». Così spiega in una nota l’amministrazione comunale.
Presenti all’inaugurazione il sindaco Sergio Parini, l’amministrazione comunale e numerosi cittadini, oltre che gli alpini della sezione Ana di Intra, in trasferimento verso l’adunata nazionale di Biella, il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti, la sezione Combattenti e reduci di Lenta, che hanno partecipato al taglio del nastro e allo svelamento della nuova targa commemorativa.
Il sindaco: grazie anche ai cittadini di Gattinara
Nel suo discorso il sindaco ha ringraziato e sottolineato l’importanza del contributo di ogni singolo abitante di Lenta per raggiungere il risultato. Ha espresso sincera gratitudine anche ai cittadini di Gattinara che in quel frangente hanno compreso il vero significato di essere uniti nel valore democratico tanto che i risulta anche lì furono contrari alla fusione con Lenta.
Apprezzamento è stato riservato al consiglio della Regione Piemonte che ha tenuto un atteggiamento attento su ciò che stava succedendo affermando il principio di prevalenza della volontà popolare. A questi eventi è seguita l’approvazione della nuova legge regionale sulle fusioni che rende vincolante per tutti il risultato referendario, mentre prima era solo consultivo.
Ora sulle fusioni il parere dei cittadini è vincolante
Alle parole del sindaco ha fatto seguito l’intervento dell’archeologo Marco Ferrara che ha ricordato un altro fatto storico. Si tratta di quando, nel 13mo secolo, vi fu la costituzione del Borgo Franco di Gattinara. Era stato meditato di incorporare anche i paesi confinanti di Lenta e Lozzolo, cosa che da questi due Comuni era stata decisamente respinta.
Infine ha preso la parola il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti, il quale ha sottolineato il concetto che tutte e le future proposte di fusione tra Comuni «non saranno mai più oggetto di interessi di parte, ma dovranno sempre essere sottoposte a referendum e il risultato di questo voto popolare dovrà sempre essere democraticamente accettato». Il tutto o si è concluso con un momento conviviale e la benedizione di Don Claude Tossou.
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