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Roasio, ragazza di 16 anni promessa del mondo della canzone

Cecilia Giardino (col papà chitarrista) si sta facendo strada nel concorso nazionale “Promuovi la tua musica”.

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Roasio, ragazza di 16 anni promessa del mondo della canzone. Cecilia Giardino (col papà chitarrista) si sta facendo strada nel concorso nazionale “Promuovi la tua musica”.

Roasio, ragazza di 16 anni promessa del mondo della canzone

Da Roasio a Genova per provare a diventare una stella del canto.  Cecilia Giardino ha solo 16 anni, è al terzo anno di liceo classico a Varallo e ha tutte le carte in regola per diventare una cantante di talento. «Ho partecipato alle selezioni di Sanremo giovani lo scorso autunno – racconta -. Purtroppo non sono stata scelta. Ho però deciso di partecipare ad un altro progetto che mi sta portando lontano».

La ragazza è infatti tra i concorrenti del concorso “Promuovi la tua musica” e il prossimo 18 maggio parteciperà ad una tappa importante. «È un concorso organizzato dalla cantante Fanya Di Croce – prosegue Giardino -. L’iniziativa è articolata in più fasi. Per partecipare si invia una cover o il proprio inedito all’organizzazione. Se il proprio pezzo è valutato positivamente, si viene selezionati approdando alla seconda fase. Con questo step si sceglie la città in cui esibirsi ed io ho individuato Genova. Si canta dal vivo su un palco: se passi la prova dal vivo arrivi alla terza fase che è a Chianciano Terme».

Il viaggio verso la Toscana

L’incontro in Toscana sarà particolare. «Ci è stato già comunicato che verranno anche premiati gli animali più coraggiosi dell’anno operativi in tutta Italia». Insomma, una serie di step per far conoscere la propria voce.

«Per la prima fase ho portato l’inedito “Dentro me” con il quale abbiamo partecipato alle selezioni di Sanremo giovani. Si tratta di una composizione ad opera mia e di mio papà, che suona la chitarra. Ad aiutarci sono stati Pasqualino Sisca e Massimo Zanetti, con il supporto di Albino Barbero per la registrazione. A Genova ho cantato “Amore dietro al muro” nato dal connubio tra la vena creativa mia e di mio papà. Per la tappa principale sto ancora valutando cosa portare».

Arrivare a Chianciano non è comunque da tutti. «Mi sono esibita a Genova insieme ad altri artisti – prosegue – e ci è stato comunicato subito l’esito. Si poteva vincere il premio della stampa, oppure per la propria compilation e a discrezione dei giurati c’era la possibilità di esser scelti per Chianciano, cosa che è accaduta a me. È un risultato che mi ha emozionata: non me l’aspettavo, considerando anche che non avevo mai cantato dal vivo un inedito».

Il legame con la famiglia

«Ho iniziato a prendere lezioni di canto a 8 anni – racconta -. Mi è sempre piaciuta la musica, ascoltavo dischi di Zecchino d’oro quando ero piccolissima. Poi io e mio papà abbiamo partecipato ad concorso di beneficenza legato alla “Principessa dei tubicini”. E da questa esperienza si è concretizzato qualcosa».

Supporto costante della artista è la sua famiglia. «Oggi porto avanti questa passione grazie al sostegno dei miei familiari e dei docenti. Certo, se dicessi che riesco sempre con facilità a prepararmi per gli impegni scolastici e dedicarmi al canto, mentirei. Con una buona organizzazione però si può ovviare alle difficoltà».

In questa storia merita davvero un accenno ad un aspetto particolare: il legame musicale che unisce Cecilia e il suo papà. «Mio papà suona la chitarra da quando era proprio piccolo, e dal momento in cui a 8 anni abbiamo cominciato a cantare e suonare insieme non abbiamo mai smesso».

Il sogno della pubblicazione

«Non so bene cosa vorrei fare da grande, e non so nemmeno dire se vorrei andare ad esibirmi in grandi stadi. Posso solo affermare che se venissero pubblicati i miei inediti sarei felice. Vedremo».

Cecilia è una giovane artista tuttofare: oltre a cantare compone anche i suoi brani: «Spesso gli spunti per le canzoni arrivano da mio papà – conclude -. Alla parte strumentale si dedica lui, io ci metto del mio per la stesura del testo e la parte vocale. In linea generale non è un procedimento semplice, perché in questo periodo sto affrontando la “muta”: non ho ancora voce da donna, e non più voce bianca. Però continuerò ad allenarmi perché cantare è una passione che amo coltivare giorno dopo giorno».
Carlotta Tonco

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