Agenda 2030: a che punto è l’Italia

L’Agenda 2030 è un piano d’azione, sottoscritto nel 2015 e adottato a livello globale dalle Nazioni Unite, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo sostenibile entro il 2030. Costituisce un quadro di riferimento ambizioso e interconnesso, composto da 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (abbreviati come SDGs) e 169 obiettivi specifici, che affrontano una vasta gamma di sfide globali in modo integrato ed inclusivo.

Che cosa prevede l’Agenda 2030

Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile spaziano dalla fine della povertà estrema e della fame, alla promozione della salute e dell’istruzione di qualità, passando attraverso l’uguaglianza di genere, l’accesso all’acqua potabile e servizi igienico-sanitari adeguati, la promozione di un’energia pulita ed accessibile, la crescita economica sostenibile, la creazione di infrastrutture resilienti e lo sviluppo di modelli di consumo e produzione responsabili. Inoltre, l’Agenda 2030 si propone di affrontare questioni cruciali legate alla protezione dell’ambiente, alla conservazione della biodiversità, alla lotta contro il cambiamento climatico e alla promozione di un utilizzo sostenibile delle risorse terrestri e marine. Per raggiungere tali obiettivi, l’Agenda 2030 richiede la collaborazione e l’azione congiunta di tutti gli attori della società, inclusi governi, organizzazioni internazionali, il settore privato, la società civile e i singoli individui.

A che punto è l’Italia?

L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha pubblicato un rapporto riguardante lo stato di avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il rapporto rivela alcuni segnali positivi e altri meno incoraggianti. Il documento presenta un vasto insieme di dati statistici, comprendenti 372 misure connesse a 139 indicatori. Qui, il 42,6% denota progressi rispetto agli obiettivi prefissati, il 32,8% mostra una tendenza negativa e il 24,6% rimane stabile. Nell’ultimo anno, i risultati più significativi si sono verificati per gli obiettivi 17, che riguardano la collaborazione e le partnership per il conseguimento degli obiettivi, e 5, incentrati sulla promozione della parità di genere. Al contrario, si sono registrati risultati meno soddisfacenti per gli obiettivi 16, che riguardano la promozione della pace, giustizia e istituzioni solide, e gli obiettivi 7 e 13, relativi rispettivamente all’accesso a un’energia pulita e sostenibile e alla lotta contro il cambiamento climatico. Questi risultati evidenziano la necessità di un costante impegno e azione, soprattutto a livello di sostenibilità e lotta contro il cambiamento climatico, ambito in cui l’Italia risulta essere particolarmente indietro. Solo attraverso una collaborazione proficua tra i vari attori della società, si può sperare di raggiungere una trasformazione positiva e duratura verso un futuro più sostenibile per tutti.

Sostenibilità: cosa può fare il singolo

Affrontare le sfide della sostenibilità è una responsabilità condivisa che coinvolge non solo i governi e le istituzioni, ma anche il singolo individuo. In quanto membri della società, ognuno di noi può adottare azioni concrete per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Ciò può essere realizzato attraverso scelte consapevoli nel nostro stile di vita quotidiano, come ridurre il consumo e lo spreco di risorse, adottare pratiche di riciclo, utilizzare l’energia in modo responsabile e preferire fornitori di energia elettrica green e attenti all’ambiente come VIVI energia. Inoltre, possiamo promuovere la sensibilizzazione e la condivisione di informazioni riguardo agli SDGs, partecipare ad attività di volontariato o di sostenibilità locale e sostenere aziende e organizzazioni che si impegnano per la tutela dell’ambiente e per la sostenibilità. Ognuno di noi ha un ruolo attivo nel plasmare il futuro del nostro pianeta, e unendo le forze e agendo insieme, possiamo costruire un mondo più equo, sostenibile e resiliente per le generazioni presenti e future.

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