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Diagnostica per immagini: Habilita I Cedri di Fara Novarese al servizio della prevenzione
Intervista a Alessandra Gambarana, responsabile del servizio dell’Unità Operativa di Radiologia e Diagnostica per Immagini di Habilita I Cedri di Fara Novarese
Il presidio piemontese Habilita I Cedri di Fara Novarese (NO) è conosciuto e apprezzato a livello nazionale soprattutto per l’attività svolta in ambito ortopedico. Esiste, però, un’ampia e variegata serie di servizi che contraddistingue l’alto livello delle prestazioni erogate.
In particolare, l’Unità Operativa di Radiologia e Diagnostica per Immagini consente agli utenti di accedere a una variegata serie di prestazioni. Per le necessità del territorio Habilita I Cedri rappresenta un fondamentale punto di riferimento, come conferma la Dr.ssa Alessandra Gambarana, responsabile del servizio.
«Tac, risonanza magnetica, ecografie, radiografie e mammografie sono tra i servizi più richiesti nel nostro presidio di Fara Novarese. In questo periodo, in cui si sta correttamente ponendo l’accento sull’importanza della prevenzione, mi piace sottolineare il fatto che in Habilita I Cedri è possibile richiedere un numero molto elevato di prestazioni».
Un’importante novità relativa all’Unità Operativa di Diagnostica per Immagini riguarda l’ampliamento del servizio di radiografie con l’allestimento di una seconda sala adibita agli esami pre-operatori. Si tratta di un’importantissima implementazione del servizio che garantirà la riduzione delle attese per i pazienti: il nuovo ambulatorio sarà collocato in prossimità degli ambienti dove vengono effettuate anche le altre indagini pre-operatorie. La nuova postazione sarà dotata di strumentazioni ad alta precisione che forniranno indicazioni importanti ai chirurghi in preparazione degli interventi di chirurgia ortopedica.
Per quanto riguarda gli altri servizi di Diagnostica per Immagini di Habilita I Cedri, la Dr.ssa Gambarana sottolinea come negli ultimi anni si sia assistito a un’importante crescita in termini quantitativi: «Parlo, in particolare, di risonanza magnetica e di TAC. In effetti questo è il mio campo e da quando sono arrivata in Habilita ho voluto dare un input importante a queste due metodiche: i risultati ne sono la più diretta conseguenza. L’attività della TAC in Habilita I Cedri è caratterizzata da una crescita graduale, partendo da una richiesta già buona da parte dell’utenza».
Per quali patologie la TAC risulta un esame efficace?
«Quella di cui disponiamo è una macchina spirale multistrato, particolarmente performante e molto versatile, che consente di effettuare praticamente tutti gli esami, con e senza mezzo di contrasto. Nelle nostre sedi viene svolta un’importante attività di prevenzione: si fanno prime diagnosi e, in campo oncologico e internistico, stadiazioni di patologie già note per verificare la grandezza di tumori e l’estensione rispetto alla sede originale di sviluppo. Tra i tanti esami che possiamo effettuare, sottolineo la TAC ad alta risoluzione in pazienti che soffrono di malattie polmonari croniche e, per chi ha avuto il Covid in forma grave, il follow-up delle condizioni parenchimali. Un’altra peculiarità di questa macchina è che ci permette di effettuare anche esami in ambito angiografico: si tratta di prestazioni che solo pochi centri presenti sul territorio mettono a disposizione dell’utenza».
Di che tipo di esami si tratta?
«Parliamo, in questo caso, di una mappatura vascolare dei vasi arteriosi del corpo (a esclusione di quelli cardiaci) eseguita dalla TAC».
Parlando sempre di prevenzione efficace, la presenza in entrambe le strutture piemontesi di Habilita di mammografi in 3D è garanzia di qualità.
«È vero. Abbiamo a disposizione mammografi moderni, di ultima generazione, che permettono di fare l’esame in tomosintesi, detta anche mammografia in 3D. L’utilizzo di queste macchine digitali dirette consente un’individuazione precoce di eventuali patologie e un minor dosaggio di radiazioni. Ricordo che, per quanto riguarda la mammografia, si consiglia di sottoporsi all’esame a partire dai 40 anni fino ai 75/80 anni. Tra i 40 e i 55 anni la mammografia è da fare annualmente, dai 55 ai 65 anni ogni 18 mesi, mentre dopo i 65 anni, se non è presente una familiarità con i tumori, ogni 24 mesi. In abbinamento con la mammografia si può eseguire anche l’ecografia mammaria che non espone ad alcun rischio di radiazioni. Questo esame va fatto annualmente a partire dai 20 anni d’età in avanti».
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