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Informatici, ne servono 10 volte tanto: perché conviene studiare coding

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Informatici, perle rare. Questa è la realtà in Italia circa la necessità di colmare un gap lavorativo presente in tutta la penisola. Sembrerebbe, infatti, che il mercato del lavoro nazionale stia cambiando velocemente, costringendo le aziende a cercare tali figure. Il divario tra domanda e offerta è ormai evidente, ma alcuni metodi possono agevolare migliaia di giovani adulti a prepararsi in tal senso.

Esperti IT tra le figure professionali più rare

Non è un caso che al primo posto della classifica dei lavoratori vi siano gli informatici, sempre più difficili da trovare. Infatti, in un mercato in cui le imprese non riescono a raggiungere più del 39% delle figure professionali, questi esperti sono molto ricercati. Alcune regioni italiane stanno sviluppano margini di crescita incredibili circa la nascita di aziende legate a tali settori, ma la maggior parte di esse non riesce ancora a posizionarsi nel mercato.

A sottolineare la questione è Zoltan Daghero, managing director di Gi Group secondo il quale, già negli anni passati, “aver seguito uno o più percorsi di formazione online migliora le competenze di un candidato sia quelle tecnico/teoriche, sia le soft skill trasversali a più settori”. Situazione che in Italia pare andare lentamente, tanto da spingere la pubblica amministrazione a mettersi alla caccia di laureati informatici, senza però riuscire pienamente nell’impresa. Motivi da rivedersi principalmente nel salario basso e nella scarsa valorizzazione delle loro competenze.

Come lavorare nel settore dell’informatica

Per lavorare nel settore dell’informatica e sviluppare competenze come web developer, ad esempio, è sufficiente seguire dei percorsi di formazione verticali e improntati alla pratica. Essi non sono altro che corsi brevi, che preparano subito al lavoro e sono disponibili interamente online, senza la necessità di presenza fisica in una determinata sede.

Presentano un job placement del 90% e, come se tutto ciò non dovesse bastare, possono essere pagati anche una volta trovato lavoro. Tutte queste caratteristiche rendono questi corsi molto vantaggiosi. Questo tipo di professione è una delle più sottovalutate in Italia eppure, oltre ad essere molto richiesta, è anche una delle più pagate.

La retribuzione di figure lavorative di tale genere può partire da uno stipendio minimo di 1.100 euro netti al mese, ma può superare anche i 3.000 euro netti al mese. Con meno di tre anni di esperienza è possibile aspettarsi circa 1.350 euro netti, ma in generale la retribuzione varia in base all’esperienza e all’azienda o ente per la quale si lavora.

Uno degli aspetti positivi di queste professioni è che non occorre una laurea per poterle esercitare, essendo necessario anche il solo completamento di un corso professionalizzante, a patto che sia autorevole e permetta di acquisire tutte le competenze necessarie per poter lavorare nell’ambito dello sviluppo Web.

Ovviamente, tutte le abilità tecniche specifiche dovranno essere coadiuvate da altre, come per esempio la passione, la determinazione e la capacità di risolvere i problemi.

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