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A Ghemme incontro tra migranti e residenti: intanto ci sono offerte di lavoro

Dall’agricoltura all’artigianato: dalle aziente c’è interesse per i giovani del centro di accoglienza.

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A Ghemme incontro tra migranti e residenti: intanto ci sono offerte di lavoro. Dall’agricoltura all’artigianato: dalle aziente c’è interesse per i giovani del centro di accoglienza.

A Ghemme incontro tra migranti e residenti: intanto ci sono offerte di lavoro

Il Centro di accoglienza per migranti di Ghemme si presenta ai cittadini. Ad alcuni mesi dalla sua entrata in funzione, il sindaco Mirko Barbavara ha organizzato due incontri con i ghemmesi. ll primo, con i titolari di attività lavorative, si è svolto la scorsa settimana, mentre quello aperto ai cittadini avrà luogo venerdì 23 maggio alle 21 nella sala Sforza di palazzo Gallarati, in piazza Castello 47.

L’arrivo dei migranti, attualmente 47 di nazionalità bengalese, non è stato privo di polemiche. La decisione, come ovunque in Italia, spetta alla prefettura, e a Ghemme nel frattempo era sorta una struttura destinata a diventare Centro di accoglienza secondaria (Cas).

Imprenditori interessati

Numerosi gli imprenditori e artigiani che venerdì scorso si sono presentati all’appuntamento, al quale hanno partecipato anche due dei responsabili della società “Sanitalia Service” che gestisce la struttura e Laura Magistrini del Ciss di Borgomanero, che ha già avuto esperienze con altri Centri di accoglienza. Magistrini ha illustrato le varie possibilità di assunzione per gli ospiti del centro.

«Sono molto soddisfatto dell’esito di questo primo incontro – afferma il primo cittadino -. Le persone intervenute si sono dimostrate interessate alle assunzioni e alcuni di loro si sono già detti disponibili a dare lavoro ad alcuni, a tempo pieno o a mezza giornata, a seconda delle rispettive disponibilità. Questi ragazzi sono molto volenterosi, tanto che molti si sono dimostrati un po’ invidiosi nei confronti degli altri che stanno già lavorando nel settore agricolo».

«Questo ci fa ben sperare che chiunque li voglia assumere troverà degli ottimi lavoratori. La maggior parte di loro ha un’età tra i 20 e i 30 anni, qualcuno è un po’ più giovane, qualcuno intorno ai 40 anni, e tutti sono in grado di svolgere qualsiasi lavoro».

I migranti si raccontano

Già durante la Mostra del vino alcuni migranti sono stati occupati nel compito di mantenere pulita la piazza. Nella serata di venerdì 23 maggio ci sarà l’opportunità di conoscere alcuni degli ospiti del centro e le storie personali che li hanno portati fino alla Valsesia. Gli intervenuti potranno anche porre domande e condividere riflessioni.

L’obiettivo dell’incontro, afferma Barbavara, è «favorire un clima di accoglienza reciproca, per costruire ponti di conoscenza e gettare le basi per una convivenza serena e costruttiva all’interno della nostra comunità. Anche la prefettura si è dimostrata soddisfatta di come stiamo affrontando la situazione, cercando il modo di integrare queste persone nella comunità, non di contrastarle».
Nella foto, i migranti al lavoro durante la Mostra del vino

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