Borgosesia al voto. Fabrizio Bonaccio: programma di grande realismo per la nostra città

Borgosesia al voto. Fabrizio Bonaccio, vicesindaco uscente, è candidato sindaco per “Borgosesia oggi e domani”.

Borgosesia al voto. Fabrizio Bonaccio

Fabrizio Bonaccio, classe 1967, vive in frazione Caneto con Manuela e il figlio Francesco di 19 anni. Da oltre trent’anni lavora nella pubblica amministrazione. Nella legislatura uscente ricopre l’incarico di vice sindaco occupandosi di lavori pubblici, viabilità e frazioni. E’ candidato sindaco per “Borgosesia oggi e domani”.

Quali sono i punti di forza del vostro gruppo?
Il realismo in primo luogo. Siamo in Comune da cinque anni, sappiamo cosa serve e cosa si deve e si può fare. Il nostro non è un libro dei sogni, non sono proposte a scopo elettorale: si tratta di un programma concreto che, come è stato nei precedenti cinque anni, siamo certi di poter realizzare perchè conosciamo le dinamiche amministrative e abbiamo i contatti giusti a livello istituzionale, il che è fondamentale per passare dalla progettualità alla realtà.

C’è qualcosa da cui intendere riprendere?
I progetti avviati e nei quali credo profondamente sono tanti. Uno di questi è la cittadella dello sport, che sarà un fiore all’occhiello di Borgosesia anche in un’ottica di centralità territoriale. In secondo luogo la viabilità cittadina, che sarà una delle priorità del prossimo quinquennio, nel quale verranno rivisti, con un progetto organico e sviluppato in collaborazione con esperti, i flussi veicolari in città e nell’area periferica. Lo stabile del vecchio ospedale, dove già sono stati effettuati interventi che hanno permesso di conservare servizi importanti, sarà oggetto di nuove progettualità.

L’attuale amministrazione

Che voto merita la vostra amministrazione?
Estremamente positivo, perchè siamo passati attraverso i due anni peggiori degli ultimi settanta e abbiamo dato prova di grande pragmatismo e capacità di risolvere le criticità. Il tutto senza trascurare la realizzazione del programma con il quale ci eravamo presentati cinque anni fa. Certo, tutto è perfettibile, ma sento di aver fatto, con il sindaco Paolo Tiramani e tutto il gruppo di assessori e consiglieri, un buon lavoro per la nostra città. Lo stesso che mi sento di poter garantire per il futuro.

Perchè i borgosesiani dovrebbero confermarvi?
Perchè abbiamo lavorato e perchè abbiamo ulteriormente arricchito la squadra, che può contare su persone che hanno maturato una grande esperienza nell’ambito della pubblica amministrazione e su nuovi elementi che portano competenze e caratteristiche fondamentali per le esigenze di Borgosesia, come per esempio nella sanità, nel campo energetico e nel dialogo con le giovani generazioni.

Dopo Tiramani

Tre esponenti del vostro gruppo si presentano in un’altra lista…
In un gruppo, il problema è costituito da soggetti che creano difficoltà all’armonia interna e non apportano alcun contributo a livello di idee, di dialogo e di crescita. Il nostro gruppo ad oggi non ha alcuno di questi problemi, perchè è costituito da persone che hanno scelto con convinzione di farne parte, che lavorano insieme e danno un concreto apporto in termini di capacità, impegno, concretezza e lealtà. Posso dunque dire che non sentiamo la mancanza di chi è approdato ad altri lidi… anzi.

L’assenza di Tiramani può pesare?
Paolo è stato un ottimo sindaco. Nei cinque anni passati ha preteso che il gruppo apprendesse le dinamiche della pubblica amministrazione. Grazie a questo oggi siamo in grado di camminare sicuri con le nostre gambe, sostenuti dalle sinergie create, dal lavoro che ognuno di noi è stato chiamato a fare in prima persona e che oggi ci rende autonomi nella gestione della “cosa pubblica”. Paolo è e resterà un amico e un grande supporter della squadra, ma noi siamo assolutamente capaci di guidare Borgosesia in sicurezza e autonomia.

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