Politica
Gualdi conferma: «Non sarò candidato a Varallo»
«Una mia lista avrebbe portato “alcune persone” a farsi un “alibi”…»
Dall’avvocato Luciano Gualdi riceviamo e pubblichiamo alcune considerazioni su una sua possibile ricandidatura alle elezioni comunali
«Dopo nuove sollecitazioni di amiche ed amici, che mi hanno portato a fare un’ulteriore riflessione sulla opportunità e/o necessità di presentare una lista alle prossime elezioni amministrative di giugno, mi sono nuovamente convinto (confrontandomi anche fuori Varallo) che tale fatto avrebbe portato “alcune persone” a farsi un “alibi”… Di conseguenza, riconfermo che non mi candiderò alle prossime amministrative. Infatti, oggi, più che la “testimonianza” è indispensabile, in particolare, il “cambiamento”, poiché la “Democrazia” non può che rigenerarsi anche con l’alternanza. E’ necessario, quindi, rammentare che una “ingiusta” disposizione dell’attuale legge elettorale per le amministrative prevede che per i Comuni al di sotto dei 15.000 abitanti (come Varallo e Borgosesia) non sia possibile il “doppio turno“, con il conseguente successivo ballottaggio fra le due liste più votate. Ovviamente, il doppio turno, come risaputo, permette, quanto meno, al “ballottaggio” di riaggregare più sensibilità e proposte (che al primo turno, per diversi motivi, si erano presentate singolarmente). Da rilevare che sempre il doppio turno favorisce, fra l’altro, anche quel successivo necessario dialogo fra diverse forze, senza con ciò minare la “governabilità”. Ma a Varallo e a Borgosesia ciò non è dato, quindi…!!!
Va detto, poi, che il sottoscritto, fin da mesi addietro, aveva suggerito ad alcuni interlocutori locali (di Varallo e di Borgosesia) del centro-sinistra di fare insieme delle “primarie per la scelta di un candidato sindaco”, previa predisposizione di un severo codice etico e deontologico che avrebbe regolato il relativo confronto. Le primarie, avrebbero permesso ai simpatizzanti del centro-sinistra ed ai cittadini interessati al proposto cambiamento di scegliere loro stessi il candidato sindaco (con il preciso impegno che i candidati non vincenti sarebbero comunque entrati in lista). Tale proposta, oltre che favorire la costruzione di un programma amministrativo più partecipato, avrebbe anche permesso di unificare le varie sensibilità valsesiane interessate, appunto, al vero e necessario cambiamento. La proposta delle primarie non è, poi, stata accetta, sia a Varallo che a Borgosesia. Vorrei sbagliarmi, ma questi lunghi e particolari anni, in cui hanno imperato, fra l’altro, l’arroganza, la maleducazione, l’uso improprio di risorse pubbliche per continue propagande…, purtroppo, ripeto, purtroppo, ritengo che abbiano generato (di riflesso) delle probabili ulteriori “arroganze”. Ne consegue, non solo a mio parere, la necessità di riprendere la costruzione di un nuovo modo di fare “Politica”, imperniato veramente sul confronto, sul rispetto e sul dialogo. Varallo e la Valsesia Tutta, ora, ne hanno più che mai necessità. Mi sia permesso, infine, di ringraziare quelle care persone che in questi giorni mi hanno riconfermato ed esternato la loro stima ed alle quali assicuro che continuerò il mio personale e solito impegno».
Luciano Gualdi
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