Politica
I ricordi della ‘guerra di Noveis’
Il pensiero di Wilmer Ronzani sulla battaglia di Noveis
Da Wilmer Ronzani riceviamo e pubblichiamo una riflessione sulla battaglia di Noveis.
Domenica insieme ai dirigenti dell’Anpi, a molti amministratori comunali e a tanti amici e a compagni, parteciperò alla manifestazione per ricordare ” la battaglia di Noveis”.
Sono tra coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere i fatti dalla viva voce di alcuni di coloro che Vi parteciparono. Ricordo per tutti Remo Sala, il partigiano ” Granchio” che durante il conflitto a fuoco rimase ferito. Mi parlò in più occasioni della battaglia di Noveis ma lo faceva solo su mia sollecitazione e con una qualche reticenza perché riteneva di non avere particolari meriti da rivendicarne, bensì di aver fatto solo il proprio dovere. E’ invece quella battaglia rappresenta uno degli episodi più significativi della Guerra partigiana e della Resistenza Biellese come è stato documentato.
Nel 64 i compagni della valle decisero di costruire il primo monumento in sostituzione della lapide esistente. Era il mese di agosto e le fabbriche della valle avevano chiuso per ferie. Lo ricordo perché con mio padre e un gruppo di compagni ( Barbone, Mauser, Lina de Biasio, il fratello Mimmo ,Fava, Marabelli e altri i cui nomi in questo momento non mi vengono in mente) Vi partecipai. Io avevo solo 11 anni e con un piccolo pennello ripassai con la vernice i nomi incisi sulla lapide che venne poi incastrata nel monumento di pietra. Fu una giornata di quelle che non si possono dimenticare. Infatti
alla sera tornando a casa fummo raggiunti dalla notizia della morte di Palmiro Togliatti, segretario generale del pci e non potrò mai dimenticare il dolore e la forte commozione che quella notizia provocò in mio padre.
Solo in seguito e grazie alla decisione di Matteo Di Biasio, partigiano, nel frattempo diventato Sindaco di Coggiola venne realizzato il nuovo monumento, quello di fronte al quale ogni anno, la prima domenica di settembre, ci si raccoglie per ricordare il sacrificio dei partigiani caduti e il valore della battaglia di Noveis. Lo faremo anche quest’anno per rendere onore a chi è morto ed ha combattuto per restituirci la libertà e la democrazia che affondano le proprie radici nella Lotta partigiana. Senza il sacrificio, l’impegno e la determinazione di quei giovani non saremmo mai diventati un Paese libero.
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