Politica
L’affondo di Alice: «Neanche capaci di dimettersi…»
L’ex vice sindaco di Borgosesia rivela un retroscena: il prefetto ha costretto i consiglieri a ripresentare l’atto
«Ciò che è avvenuto venerdì pomeriggio ha davvero dell’incredibile. Tutti i consiglieri che nei giorni scorsi, in tutta fretta, hanno dato le dimissioni dal consiglio, venerdì 17 hanno ricevuto dal Prefetto, tramite il segretario comunale, il decreto di annullamento del provvedimento perché la forma di presentazione delle dimissioni non era corretta e c’era quindi vizio di legittimità in atto presupposto».
E’ l’ex vice sindaco di Borgosesia, Alice Freschi, ad affidare a Facebook e a un comunicato un retroscena accaduto a seguito delle dimissioni di lunedì che hanno fatto commissariare il Comune. In sintesi, la prefettura ha ravvisato un problema formale e ha costretto tutti a rifare.
«Solo dopo che il segretario comunale ha informato l’ufficio del Prefetto che le dimissioni dei nove consiglieri erano state finalmente, venerdì mattina, presentate personalmente e ricevute con un unico atto, acquisendole al protocollo del Comune, si è potuto ricevere l’atto di nomina del commissario prefettizio – racconta ancora Alice Freschi».
Insomma, nulla che cambi la sostanza delle cose. Ma abbastanza per innescare la frecciata agli ex colleghi: «È incredibile che non siano stati nemmeno in grado di dare le dimissioni in modo corretto e secondo legge. Evidentemente erano troppo occupati a pensare a che tipo di scuse accampare per giustificare un comportamento incoerente e scorretto. Quello che è successo è un episodio davvero grave, da qualunque punto lo si veda, ma tant’è e possiamo solo dire: la capacità prima di tutto!»
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