Politica
Minoranza Varallo contro l’operazione Milanaccio: chi paga i debiti?
Minoranza Varallo contro l’operazione Milanaccio: manifesto affissi in città, il bilancio dell’operazione non convince Luca Cravanzola e i suoi.
Minoranza Varallo contro l’operazione Milanaccio: la vendita non convince
Quanto è costata e quanto costa ai varallesi l’operazione Milanaccio? Una domanda che il gruppo consiliare “ViviAmo Varallo” si pone da tempo sulla vendita del centro sportivo borgosesiano. Un èasaggio di proprietà che il gruppo consiliare di minoranza guidato da Cravanzola aveva ritenuto deficitaria fin dall’inizio. Quache giorno fa ViviAmo Varallo ha tappezzato la città di manifesti che titolano “Milanaccio venduto… (a 990.000 euro)… e i debiti rimanenti chi li paga?”, riportando poi nel dettaglio i debiti da bilancio al 31 dicembre 2017 della “Centro sportivo Milanaccio srl”.
Un passivo di 1,6 milioni
A conti fatti, dunque, il gruppo di opposizione scrive: «Se il Comune di Borgosesia paga solo 990.000 euro, restano sul groppone della società partecipata del Comune di Varallo, quindi dei varallesi, circa 1.600.000 euro di debiti. Chi li paga? Toccherà ancora ai varallesi aprire il portafoglio!»
Il sindaco: il Comune deve dare servizi, non fare profitti
Per il sindaco Eraldo Botta indebitarsi quando si tratta di servizi come quelli di piscine e centri sportivi è inevitabile. «Ma rifarei tutte le operazioni affrontate nel tempo – dichiara – sia per salvare il Milanaccio dalla chiusura, sia per recuperare un immobile, Villa Becchi, che era allo sfacelo. Non abbiamo fatto questo investimento per guadagnare, ma per garantire un servizio ai cittadini, alla Valsesia. E lo rifarei di nuovo se fosse necessario. Noi ragioniamo così, non come il Pd e il gruppo ViviAmo Varallo che pensano solo al profitto, a quanto la città possa guadagnare dagli investimenti che fa. Non sono l’amministatore della Varallo srl, ma della città di Varallo».
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