Politica
Nel patto con la Cina c’è anche la firma di Varallo
In programma scambi turistici, culturali e commerciali
Appare anche il nome del sindaco di Varallo Eraldo Botta sul protocollo d’amicizia firmato mercoledì nel palazzo regionale di Aosta. Il documento sancisce l’impegno preso dal comune valsesiano, insieme a Orta e ai valdostani Arnad e Verrès, con la delegazione della città cinese di Kaifeng, giunta in Italia sotto la guida del vicepresidente della Commissione per il turismo dell’Assemblea municipale, Liu Zhen. Dopo il fine settimana trascorso tra la Valsesia e Orta e una due giorni in Val d’Aosta, mercoledì si è dunque siglato un legame politico e commerciale con il paese asiatico. Alla presenza dei presidenti di entrambe le regioni e dei sindaci e rappresentanti politici dei quattro comuni coinvolti, sono state gettate le basi per il futuro: in programma scambi turistici, con le scuole, e commerciali. «Siamo riusciti innanzitutto a concretizzare questa amicizia – sottolinea Botta – cosa non facile visto che in Cina tutto deve avvenite con il placet del governo. E ora si aprono nuovi scenari: starà poi a noi e a loro essere bravi e rendere concreti i progetti».
Durante il soggiorno a Varallo, agli ospiti è stato illustrato anche il progetto dei Murales d’autore che ha già abbellito alcune facciate di edifici cittadini con opere uniche nel loro genere. «Durante la cena di gala all’Alberghiero – racconta il sindaco – abbiamo invitato anche Andrea Ravo Mattoni autore del murales che riproduce l’opera più famosa di Tanzio, il Davide con la testa di Golia, in piazza Garibaldi. Un progetto questo che ha conquistato la delegazione cinese: chissà che in futuro non si riesca a riprodurre un Tanzio anche in Cina. Sarebbe un bel biglietto da visita per la Valsesia».
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