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Varallo, il primo obiettivo di Botta è ”accorpare” Sabbia

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Ora si dovrà approvare il regolamento referendario e poi indire la consultazione

L’accordo c’era, tutto era pronto per inviare la documentazione in Regione e far entrare Sabbia nel territorio di Varallo. Ma bisognava attendere prima le elezioni nella città del Sacro Monte. L’altro giorno, appena saputa la notizia della conferma di Eraldo Botta come sindaco di Varallo, il primo cittadino di Sabbia Carlo Stragiotti non ha perso tempo. «Gli incartamenti erano già pronti da giorni. Aspettavamo solo questo momento», conferma. E sul proprio profilo Facebook ha voluto ricordare l’intensa giornata di lunedì: «Ore 17. Stacco dal lavoro a Borgosesia e corro a Sabbia a far protocollare la richiesta di indizione del referendum per la fusione tra Varallo e Sabbia». Ora dopo i proclami e gli accordi trovati si parte: «Siamo ufficialmente partiti con l’iter senza perdere tempo. Ora Varallo inizierà il suo percorso, con l’approvazione del regolamento referendario e la domanda di indizione della consultazione. Decisa la data si andrà in consiglio comunale per la chiamata ai seggi. Seguiranno poi gli incontri con la popolazione varallese e sabbiese per spiegare nei dettagli il progetto ed accompagnare così i cittadini al voto». L’intento è quello di seguire la strada del nuovo ente Alto Sermenza, dove però c’è stata una fusione, non un accorpamento: «Ne approfitto per complimentarmi coi sindaci di Rima San Giuseppe e Rimasco (Mario Rosa e Gianni Tognotti) per il risultato positivo della loro consultazione referendaria sul medesimo tema». Il progetto di Varallo e Sabbia porterà nelle casse del Comune unico qualcosa come 10 milioni di euro da spendere sul territorio.

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