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A Serravalle l’ultimo saluto a Rosella Osta Sella
Era pittrice e autrice di numerose ricerche sulla Valsesia esoterica
La comunità di Serravalle e gli amici di tutta la valle hanno dato l’addio mercoledì pomeriggio a Rosella Osta Sella. La pittrice, scrittrice e storica, si è spenta giovedì scorso all’improvviso, all’età di 72 anni.
La funzione si è tenuta tra le mura della pieve di Naula, luogo di culto che anni fa era stata sotto la lente di ingrandimento della studiosa. Numerosi sono stati coloro che hanno voluto salutare la serravallese. A presiedere la messa è stato monsignor Gianluca Gonzino che per anni è stato amico dell’artista.
«Ripenso a lei quando venne riaperta la pieve, intorno al 1975 – ha ricordato il monsignore –. In quell’occasione ci fu una grande festa, e ricordo che io avevo 15 anni e Rosella qualcuno in più: ci alternavamo nelle letture della funzione. E poi, come dimenticare quando c’erano le messe alla Sella che venivano celebrate seguendo il rito antico? Lei era sempre presente e seguiva in maniera molto attiva la funzione in latino».
Tra i ricordi e i pensieri che sono affiorati durante l’omelia c’erano anche le passioni di Osta Sella. «Nessuno dimentica quando ridipinse la Madonna della Cappelletta vicino a casa sua: lei riuscì a rinnovare quel piccolo edificio religioso che per molto tempo era rimasto senza affresco – ha sottolineato ancora monsignor Gonzino -. Rosella se n’è andata via troppo presto: voleva ancora proseguire le sue ricerche su questa chiesa e vedere se accanto all’edificio sorgeva in passato un battistero. Sicuramente ci mancherà, ma siamo sicuri che veglierà sempre su tutti noi».
La messa è stata concelebrata da don Pietro Lupo, storico parroco della Pieve di Naula, Vintebbio, Piane e Bornate che ha voluto parlare ai parenti e a tutti coloro che commossi hanno vissuto il momento di raccoglimento in ricordo della artista serravallese: «Rosella è stata una donna “universale” – ha detto durante la celebrazione don Lupo – . Ha dato tanto alle parrocchie di Vintebbio, Piane e Naula che per oltre 50 anni ho seguito. Quando c’era bisogno di dipingere o sistemare qualche particolare, lei era sempre presente. Sono convinto che lei sia già lassù, mentre i consigli che sempre dava a ciascuno di noi, anche a me, e i suoi scritti rimarranno sempre nei nostri cuori».
Al termine della celebrazione dopo la benedizione, il feretro è proseguito verso il tempo crematorio, secondo il volere della defunta. La donna ha lasciato il marito Franco, i tre figli Dan, Emiliano e Alessandro con le rispettive famiglie.
Da ricordare ancora, per quanto riguarda la sua attività di scrittrice, tra i suoi libri di maggiore successo, “Valsesia segreta, viaggio tra nobili, santi, riti arcani, verità perdute”, scritto con Anna Lamperti Donati.
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